Cartesio sosteneva
gli animali non erano nient’altro che macchine, automi. Ci dispiace
dire, invece, che Cartesio, nonostante le sue geniali intuizioni
filosofiche e matematiche, in questo, però, si sbagliava. Ma lo
possiamo giustificare comprendendo il secolo in cui viveva: il
Seicento, secolo di meccanicismo e anche di scoperte scientifiche
importanti come quella della circolazione del sangue da parte del
medico inglese Harvey. Rapidamente diciamo che anche in questo (sigh..)
Cartesio si sbagliava…. O meglio per egli era il sangue a determinare
il movimento del cuore e non il contrario come poi, invece, dimostrò
Harvey.
In realtà, chi ha vissuto accanto ad un animale domestico, cane o
gatto che sia, facilmente ha inteso come gli animali siano forniti , in
un certo senso, di “un’anima”, capaci di esprimere nel loro
“linguaggio” sensazioni, emozioni e persino… sentimenti. Come forse,
addirittura, certi “individui” hanno persino accantonato o dimenticato.
La pet therapy ( dal termine inglese pet che indica proprio gli animali
da compagnia) è ormai entrata anche a .. . scuola dopo che in varie
strutture ne è stata comprovata la validità nell’ausilio importante che
fornisce per la risoluzione di molti disturbi; come il controllo degli
stati emotivi, problemi dovuti a varie difficoltà di relazionarsi con
gli altri, problemi comportamentali, sebbene sia comunque utile anche
per quei ragazzi che non presentino alcuna di queste problematiche.
L’animale è considerato co-terapeuta nel senso che aiuta a
sciogliere molti nodi emotivi anche inconsapevoli; il rapporto che si
crea con esso è transitivo ed attivo, ovvero esso interagisce,
attraverso quello specifico linguaggio interiore che va oltre le
parole, con chi gli si avvicina .
A questo proposito, è utile ribadire alcune buone norme dettate
dall’etologia per poter usufruire pienamente di questo speciale ausilio.
E’ senz’altro da tenere conto che non tutte le razze canine o feline
sono adatte per la pet therapy. Ogni razza presenta infatti delle
specifiche caratteristiche; solitamente i cani di piccola taglia sono
notoriamente più suscettibili ed aggressivi di quelli di media e grossa
taglia, il che può sembrare paradossale, ma è proprio così. Chi non ha
mai visto anche un minuscolo chiwawa abbiare furiosamente ( e
coraggiosamente) anche di fronte a cani così grossi da poterlo
tranquillamente ridurlo in “polpette”? Metafora forse degli altri ben
noti esseri del regno animale, gli uomini, che più piccoli ed
insignificanti sono… e più chiasso fanno ( per farsi notare).
Anche tra le razze feline ci sono notevoli differenze; tra un siamese,
un soriano ed un persiano ci sono notevoli differenze
caratteriali ed il primo, il siamese, per esempio, non è quasi mai
adatto alla pet therapy.
E’ anche importante il primo approccio che si ha con l’animale. Non è
mai consigliabile un approccio “frontale” che gli animali
avvertono come un potenziale pericolo. E c’è una spiegazione a questo:
istintivamente l’animale protegge le sue parti più vulnerabili, come il
“tartufo” ( il naso) specie da chi non conosce bene. E’ anche
necessario non fissarlo mai negli occhi ( anche questo può essere
avvertito come un segno di sfida); una volta presa confidenza,
l’animale sarà più propenso a farsi accarezzare più a lungo,
rispettando comunque sempre le sue esigenze. Chi ha o ha avuto in
passato degli animali da compagnia sa bene come, specie i gatti, non
sempre siano in vena di coccole, e prima di sperimentarlo sulla propria
pelle ( e non soltanto in senso figurato…) è meglio capire subito che
nessun animale è, o può essere usato, come un oggetto per il nostro
sollazzo e che bisogna sempre rispettare i suoi tempi, senza forzarlo.
E’ sempre buona norma, infine, che il contatto graduale dei
ragazzi con l’animale sia guidato da un esperto, meglio se un
veterinario. Infatti, non è possibile introdurre nessun approccio
con l’animale se non mediante la figura di uno specialista di cui
l’animale abbia piena fiducia, meglio se ne è il proprietario, in modo
che la bestiola possa sentirsi a suo agio e protetto.
Tecla Squillaci
stairwayto_heaven@libero.it