A stretto giro di
posta il segretario generale della Cisl Scuola, Francesco Scrima, ha
replicato alle dichiarazioni/impegni sulla scuola che il premier Enrico
Letta ha fatto ieri alle Camere durante il suo discorso sulla fiducia.
Scrima riconosce che il presidente del Consiglio “ha toccato molte
questioni importanti per la scuola, ma lo ha fatto limitandosi a
enunciare dei titoli: ora si tratta di capire come verranno scritti i
capitoli del libro”. I punti trattati:
Diplomarsi prima. “Se si vuole
affrontare in modo serio la questione della durata dei percorsi,
afferma il leader della Cisl Scuola, va ripensato il sistema nel suo
complesso; ridursi a eliminare un anno, senza porsi il problema di come
garantire, in uscita, un livello di competenze perlomeno pari a quello
attuale, sarebbe un’operazione disastrosa, solo un ennesimo taglio, e
non basterebbe a nobilitarla il richiamo a generici obiettivi di
allineamento all’Europa. Raggiungere gli stessi traguardi in un lasso
di tempo più breve vuol dire rivisitare i contenuti e l’organizzazione
della didattica, con percorsi più flessibili, individualizzati e
personalizzati, sostenendo in modo più puntuale le situazioni di
fragilità. Ma per fare questo occorre fare leva su un utilizzo diverso
e più articolato delle risorse di organico, mentre non è assolutamente
pensabile ridurle”.
Regole certe su reclutamento e carriere.
“Sul reclutamento – afferma Scrima - è giusto ampliare le opportunità
di accesso all’insegnamento, ma senza dimenticare i diritti di chi è
nelle graduatorie a esaurimento e ha già anni di precarietà sulle
spalle. Stabilizzare il lavoro resta per noi obiettivo irrinunciabile.
Quanto alle carriere, difficile discuterne se si elude una questione di
fondo, che è quella di un generale, necessario avvicinamento ai livelli
retributivi degli altri paesi. Qui il governo ha la possibilità di dare
un segnale concreto: in attesa di darci stipendi confrontabili col
resto d’Europa, eviti di penalizzare quelli in atto, chiudendo
rapidamente e bene la questione degli scatti di anzianità. Ricordiamo
inoltre a Letta che la struttura retributiva è materia negoziale: una
ragione in più per avviare senza ulteriori indugi la trattativa per il
rinnovo del contratto”.
Scuola dell’infanzia come vera scuola.
“Bene l’affermazione del diritto per tutti i bambini di accedere alla
scuola dell’infanzia, osserva il leader della Cisl Scuola, ma la si
metta però in condizione di agire come vera scuola, non come semplice
servizio di assistenza e custodia”.
Costituente della scuola.
“Quanto alla Costituente della scuola, conclude Scrima, non possiamo
che essere d’accordo, avendola più volte e anche di recente indicata
come passaggio indispensabile per rimettere istruzione e formazione al
centro dell’agenda politica del paese. Non resti però una formula vuota
e velleitaria; si dia subito concretezza al progetto, indicandone
obiettivi, contenuti, strumenti precisi e dandosi tempi credibili per
un’operazione di portata così ambiziosa. Guai se il tutto si riducesse
all’ennesima produzione di solenni proclami sulla necessità di
investire in conoscenza: declamare non serve, servono scelte politiche
chiare e conseguenti. È questa la strada da percorrere per restituire
valore, dignità e prestigio a chi ogni giorno lavora nelle nostre
scuole”.
Ceripnews.it