Come
uscire dalle macerie dal saccheggio delle risorse e dal deserto che ci
lascia Crocetta in Sicilia? Forse incominciando dalla scuola e dalla
formazione: dalle 800 scuole pubbliche massacrate e violentate da 5
anni di incuria abbandono e colpevole incompetenza della cricca di
Crocetta. Per cambiare veramente le cose in Sicilia deve partire
dall’istruzione. In essa deve profondere prioritariamente tutto il suo
impegno e dedicarvi le risorse necessarie. I veri, i seri governanti
devono avere come pensiero e cura dominante l’istruzione e la scuola,
perché solo le future generazioni possono cambiare in meglio
quest’isola e poiché la sede naturale di crescita delle nuove
generazioni è la scuola; essa per questo merita il massimo riguardo.
Bisogna cominciare dagli edifici e dai plessi e dalle strutture.
Secondo il rapporto Ecosistema Scuola 2016, realizzato dal Legambiente,
delle scuole peggiori d’Italia, visto che una scuola su tre “necessita
di interventi di manutenzione urgente”. Dalla mappatura di
cantieriscuole.it, risulta che sono attivati 1.400 interventi. Circa
150 ad Agrigento, un centinaio a Caltanissetta, 264 nell’etneo (72
interventi solo nel comune di Catania per 46 edifici coinvolti), poco
più di 70 nell’ennese, 270 nel messinese, più di trecento nel
palermitano, circa 70 nel ragusano, 69 nel siracusano, circa 130 nel
trapanese. E’ qualcosa pensando che secondo i dati dell’Anagrafe
edilizia scolastica del Miur soltanto una scuola in Sicilia su due si è
dotata di accorgimenti per il superamento delle barriere
architettoniche e lo stesso dato riguarda gli istituti in possesso
della certificazione di agibilità, cioè quel documento necessario per
attestare il rispetto dei requisiti di legge necessari in materia di
sicurezza dell’immobile.
Dovranno perciò scomparire aule in affitto, case riattate a scuole,
buie e fredde. Non dobbiamo più vedere colonne di ragazzini costretti a
spostarsi da un punto all’altro della città per raggiungere una
palestra, quasi sempre privata, o per svolgere attività pratiche e
tecniche. L’edilizia scolastica di ogni ordine e grado sarà primario
obbiettivo, la costruzione di nuovi edifici, la manutenzione, la messa
in sicurezza e l’eliminazione delle barriere architettoniche su quelli
già costruiti sarà un dovere prima che un impegno. La sicurezza degli
istituti sarà garantita con sistemi passivi di controllo e, ove
necessario, con continua sorveglianza. Non ci dovrà essere tolleranza
per gli atti di vandalismo interni ed esterni, né dovrà accadere più
che la scuola venga messa sotto attacco, razziata, depredata, da chi è
reso suo malgrado nemico dell’istruzione e della società. Dopo
l’edilizia e la sicurezza vengono i servizi e le risorse per ilo
diritto allo studio.
Si approvi subito e con urgenza il DDL sul diritto allo studio in
Sicilia che langue nei corridoi di palazzo dei Nornammi da 40 anni
senza conclusione e prospettiva: abbandonato al suo destino da tutti
gli assessori incapaci e insignificanti di Crocetta Il bilancio della
Regione, alla rubrica Istruzione destina agli interventi nelle scuole
di ogni ordine e grado per edilizia scolastica, mobili, impianti e
attrezzature e servizi somma zero! Come si può dire più chiaramente di
così che alla attuale politica della scuola non gliene importa nulla?!
L’impegno prioritario è di assicurare adeguate assegnazioni per le
spese di funzionamento di ciascun istituto scolastico così come recita
lo Statuo autonomista.
Gli interventi dovuti e attesi da presidi docenti famiglie e studenti
sono:
- interventi volti a facilitare la frequenza e l'accesso alle attività
scolastiche e formative;
- azioni volte a sostenere l’integrazione scolastica degli allievi con
disabilità certificata e/o con disturbi specifici d'apprendimento;
- interventi per il concreto esercizio del diritto allo studio da parte
di particolari categorie di utenze in condizioni di atipicità e di
bisogni speciali quali soggetti in stato di detenzione, ospedalizzati,
stranieri;
- interventi volti ad accrescere la qualità dell'offerta educativa,
prevenire la dispersione scolastica e rafforzare la cittadinanza attiva
e la cultura della legalità, a beneficio degli alunni delle scuole
dell'infanzia, della scuola primaria e secondaria di primo e secondo
grado;
- fornitura gratuita o semigratuita o in comodato d’uso dei libri di
testo agli alunni della scuola primaria e delle scuole secondarie di
primo e secondo grado residenti in Sicilia;
- borse di studio a favore degli allievi della scuola primaria e delle
scuole secondarie di primo e secondo grado per la copertura totale o
parziale delle spese di frequenza, trasporti urbani, mense e sussidi
scolastici;
- borse di studio per gli studenti, convittori o semiconvittori;
- servizi di mensa;
- servizi di trasporto interurbano e facilitazioni di viaggio sui mezzi
di linea ordinaria;
- sussidi e servizi individualizzati per soggetti con disabilità
certificata e/o con disturbi specifici d'apprendimento;
- borse di studio a favore degli allievi meritevoli delle scuole
secondarie di secondo grado;
- assegni di studio di cui all’articolo 6;
- erogazione buono-libri di cui alla legge regionale 7 maggio 1976, n.
68;
- assegno di studio vincolati alla frequenza e ai positivi esiti
scolastici, per sostenere gli allievi frequentanti istituzioni
scolastiche, statali e paritarie;
- interventi e azioni per l'integrazione dei soggetti disabili e/o con
disturbi specifici d'apprendimento;
- interventi per favorire il diritto allo studio e all'istruzione delle
persone sottoposte a provvedimento dell'autorità giudiziaria;
- sostegno all'integrazione di alunni stranieri;
- sostegno all'integrazione di alunni ospedalizzati;
- le azioni di valorizzazione e supporto all'autonomia delle
istituzioni scolastiche;
- il sostegno a progetti per la continuità didattica;
- l'arricchimento dell'offerta formativa;
- le azioni per contrastare la dispersione scolastica;
- valorizzazione dell'autonomia delle istituzioni scolastiche;
- interventi per la continuità didattica;
- interventi per l’arricchimento dell’offerta formativa;
- azioni di prevenzione e contrasto al fenomeno del disagio e della
devianza minorile, del bullismo e della violenza contro le donne;
- interventi di educazione alla salute e di sensibilizzazione a
corretti stili di vita, anche attraverso lo sviluppo di interventi di
medicina scolastica e sociale;
Tutti questi interventi tagliati e annullati da Crocetta e dalla sua
cricca negli ultimi 5 anni. Tutto questo già scritto e messo nero su
bianco nel DDL perdutosi nei meandri dell’ARS.
preside Salvatore Indelicato
Amministratore gruppo Facebook
“Dirigenti Scolastici Professionals”
Presidente del Consorzio di scuola
Aetnanet
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