In occasione del
Natale il Sottosegretario all'Istruzione Lucia Azzolina ha inviato a
tutti i docenti un messaggio di augurio e di prosperità. Adesso è
devenuta Ministro dell'Istruzione e dopo 11 anni dal Palazzo di Viale
Trastevere si distacca la complessità e specificità del Ministero
dell'Università e Ricerca. Giungano a Lei gli auguri per il nuovo anno
e per il nuovo lavoro che l'attende nel 2020.
Lucia Azzolina è "nostra" perché siciliana, di Floridia, "nostra"
perché Docente di sostegno e da poco neo Dirigente, che conosce i
problemi della scuola dall'interno, avendo svolto anche azione
sindacale, quindi si auspica che possa meglio incidere sull'apparato
burocratico e gestire con solerzia e dinamicità il cammino di crescita
e di sviluppo della scuola italiana, ricca di tante risorse, ma che
stenta a decollare per i molteplici ostacoli e le ataviche zavorre. La
sua agenda è piena di emergenze, a cominciare dai concorsi quello
straordinario e quello ordinario, dalla necessità di porre fine al
precariato, di qualificare il personale docente e di sostegno, di
rilanciare l'aggiornamento professionale di tutto il Personale della
scuola. I problemi della scuola sono a Lei noti, ed ora li esamina
osservandoli nella complessità del sistema nazionale e sono tanti.
Le auguriamo di pianificare piccoli passi, decisivi e chiari, di tenere
fermo il timone non solo per tenere a galla, ma per solcare nuovi mari
e consentire alla scuola di crescere, di valorizzare le eccellenze, di
stimolare i ragazzi nello sviluppo delle competenze.
Come hanno scritto i docenti del Corso di Specializzazione per il
Sostegno del IV Ciclo in un indirizzo di augurio al nuovo Ministro " La
valorizzazione delle competenze e della professionalità ha sempre
caratterizzato il Suo approccio e ci auguriamo che la Sua apertura al
dialogo con chi opera nel mondo della Scuola possa portare anche al
settore del Sostegno Didattico quella spinta alla normalizzazione che
tanto i ragazzi con Bisogni Educativi Speciali quanto i docenti di
sostegno attendono".
Le sue dichiarazioni del settembre 2019, quando ha giurato come
"Sottosegretario" restino ferme e decise: "Investire sulla scuola, sul futuro di
ogni singolo studente, significa potergli cambiare la vita in meglio.
Se migliori la vita di uno studente, domani avrai un cittadino migliore
e tutta la Repubblica ne trarrà giovamento. La scuola non è un onere
per lo Stato, è un investimento, è formare menti pensanti,
cittadini e non sudditi, è il nostro futuro più bello".
Belle parole che non restino solo scritte sulla carta e che la scuola
italiana in questo 2020 possa beneficiare di una stagione di ripresa e
di sviluppo.
"Investire" vuole dire anche reperire risorse e potenziare le qualità
degli operatori per un reale successo formativo degli studenti.
Il Decreto scuola depotenziato, è espressione di una volontà,
intrinseca alla politica italiana, di voler rendere marginale la
funzione della scuola, che a volte viene scritta senza la "c" della
cultura, dei contributi e quindi si legge "suola" e a ben ragione viene
calpestata e trascurata.
Signora Ministro, faccia sentire la sua voce e da siciliana verace,
dimostri sempre coraggio e coerenza.
Ce lo auguriamo di cuore e non vogliamo restare delusi.
Giuseppe Adernò