Oscar Wilde fu "un uomo costantemente in ricerca del Bello e del Buono, ma anche di quel Dio che non aveva peraltro mai avversato, che aveva forse elegantemente rispettato, ma dal quale si fece pienamente abbracciare dopo l'esperienza drammatica del carcere, per arrivare a chiudere il suo itinerario umano in comunione con la Chiesa cattolica". Lo scrive oggi l'"Osservatore Romano", che dedica un lungo articolo al grande letterato inglese per ricordare che egli aveva adempiuto alla sua affermazione "il cattolicesimo e' la sola religione in cui morirei", realizzando cosi' "l'auspicio che gli aveva rivolto Pio IX nell'udienza privata del 1877 nel corso del quale il Papa auguro' allo scrittore irlandese 'di compiere un viaggio nella vita per giungere alla Citta' di Dio'". Per il giornale dela Santa Sede, si puo' guardare dunque a Wilde come a un convertito e non solo "al Wilde mero esteta, che e' quello che passa a scuola, e al Wilde icona del mondo gay, che lo ha spesso celebrato come artista perseguitato per la sua omosessualita'". A suggerire questa ottica originale al quotidiano diretto dal prof. Giovanni Maria Vian e' un bel saggio di Paolo Gulisano, "Il ritratto di Oscar Wilde", pubblicato in questi giorni dalle edizioni Ancora. "La tesi di Gulisano - spiega l'Osservatore - e' che Oscar Wilde rappresenti un mistero non ancora pienamente svelato. Bisogna scavare piu' a fondo ed e' quello che cerca di fare questo breve ma intenso saggio in cui si osserva da vicino l'opera e la vita dell'artista rintracciando in entrambe il filo rosso di una religiosita' profonda, di una ricerca di Bellezza che sottendeva una sete di Verita'". L'articolo ricorda tra l'altro un commento del card. Joseph Ratzinger alle parole di Vilde sulla realta' che ferisce: "La bellezza ferisce, ma proprio cosi' essa richiama l'uomo al suo destino ultimo". "Il cammino esistenziale di Oscar Wilde - conclude l'Osservatore - puo' anche essere visto come un lungo e difficile cammino verso quella 'terra promessa' che da' il senso all'esistere, un cammino che storicamente lo ha portato alla conversione al cattolicesimo, una religione che, diceva in uno dei piu' acuti e paradossali aforismi, 'era solo per i santi e i peccatori.
Figlio di una poetessa, Oscar Wilde nasce a Dublino nel 1854.Compiuti studi classici nella sua città e a Oxford sireca a Londra, dove per l'ingegno brillante e le pose stravaganti si impone presto nei circoli artistici e mondani.Viaggia molto: Francia,Italia, Grecia, Nordafrica.Nel 1882 è negli Stati Uniti per un fortunato ciclo di conferenze.Dopo una breve e fallimentare esperienza matrimoniale, desta scandalo la sua relazione con lord Alfred Douglas. Ormai osteggiato dalla sua stessa buona società che vedeva in lui un idolo, danna per omosessualità subisce un processo e la condanna a due anni di lavori forzati (1895).