MESSAGGIO DEL SIGNOR PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA IN OCCASIONE DELLA GIORNATA
NAZIONALE DEL RICORDO
(10 febbraio 2005)
Ho accolto con soddisfazione la decisione con cui il parlamento italiano ha
istituito la giornata nazionale del ricordo. essa consente di commemorare con
continuità una grande tragedia della seconda guerra mondiale.
Il mio pensiero è rivolto con commozione a coloro che perirono in condizioni
atroci nelle foibe, nell'autunno del 1943 e nella primavera del 1945; alle
sofferenze di quanti si videro costretti ad abbandonare per sempre le loro case
in Istria e in Dalmazia.
Questi drammatici avvenimenti formano parte integrante della nostra vicenda
nazionale; devono essere radicati nella nostra memoria; ricordati e spiegati
alle nuove generazioni.
Tanta efferatezza fu la tragica conseguenza delle ideologie nazionalistiche e
razziste propagate dai regimi dittatoriali responsabili del secondo conflitto
mondiale e dei drammi che ne seguirono.
Tutti i popoli europei ne hanno pagato il prezzo.
Da allora sono trascorsi sessant'anni e si sono avvicendate tre generazioni.
È giunto il momento che i ricordi ragionati prendano il posto dei rancori
esasperati.
I principi di dignità della persona, di rispetto dei diritti fondamentali
dell'uomo e dei diritti delle minoranze sono il fondamento dell'unione europea.
L'integrazione realizzata fra i nostri paesi permette a tutti gli europei di
condividere un unico spazio di democrazia e di libertà.
In questa nuova realtà unitaria contrassegnata dall'abolizione fisica delle
frontiere, italiani, sloveni e croati possono guardare con fiducia ad un comune
futuro, possono costruirlo insieme: consolidando innanzitutto una convivenza in
cui la diversità è fattore di arricchimento reciproco, in cui le radici e le
tradizioni di ognuno vengono rispettate nella loro pari dignità.
Auspico, in questo spirito, che la giornata del 10 febbraio, ispirata a
sentimenti di riconcili,azione e di dialogo, lasci un'impronta nella coscienza
di tutti noi: italiani, europei, cittadini di un mondo che solo una rinnovata
unità di ideali e di intenti democratici potrà rendere veramente migliore.
Carlo Azeglio Ciampi