Il primo giorno di
scuola non sarà il 15 settembre, ma il 16. Cgil, Cisl (i sindacati più
forti tra gli insegnanti) e Gilda hanno indetto proprio per il 15, e
non caso, l’assemblea sindacale aperta a tutto il personale docente e
ata di tutti gli ordini della scuola statale di Firenze e provincia.
Quattro ore— dalle 8,30 alle 12,30— di quella che non sarà una semplice
riunione, perché la sede dell’assemblea sarà il Saschall. Non si
tratterà formalmente di uno sciopero, ma la chiusura delle scuole nel
giorno della riapertura è pressoché sicura. Proprio in questi ultimi
giorni, infatti, viste le adesioni di insegnanti e bidelli, stanno
informando le famiglie dell’obbligato posticipo dell’inaugurazione
dell’anno scolastico delle scuole dell’infanzia, elementari, medie e
superiori. «La scelta di fare l’assemblea il primo giorno del nuovo
anno scolastico ha un forte valore simbolico— dicono i sindacati sul
volantino che circola da settimane nelle scuole— perché vogliamo dare
all’opinione pubblica un segnale chiarissimo del forte
ridimensionamento della scuola statale causato dalla politica
governativa, tesa da un lato alla sua destrutturazione e dall’altro a
favorire la privatizzazione del servizio». La protesta riguarda
ovviamente l’eccessivo numero di precari e il presunto taglio degli
organici. Di questo si parlerà nell’assemblea del 15. Da cui però ha
deciso di tirarsi indietro la Uil— e la Cisl che aderirà solo
all’assemblea del Saschall e a Pisa, «le due situazioni più
problematiche, due scelte mirate salvo ripensamenti perché abbiamo
notizie di stampa che in questi giorni ci sarebbe stato un adeguamento
degli organici», spiega la segretaria regionale Cristina Zini— che a
Firenze organizzerà un’assemblea sindacale lo stesso giorno, ma alle 17
— per non incidere sul servizio — nella sede di via Corcos.
«Stavamo lavorando di comune accordo su una iniziativa di protesta—
spiegano i responsabili della Uil, Cristiano Di Donna e Alessandro
Rizzello — ma non interrompere il servizio e soprattutto organizzare
una manifestazione di quel tipo: un po’ troppo politica per i nostri
gusti e a cui parteciperanno anche assessori che interverranno
(annunciata anche la presenza dell’onorevole del Pd Rosa De Pasquale,
ndr) ». Al Saschall ci saranno gli assessori alla scuola del Comune
Rosa Maria Di Giorgi e della Provincia Giovanni Di Fede. «Sono molto
perplessa sulla forma che è stata scelta che produrrà un forte disagio
alle famiglie. Ma sono stata invitata e ci sarò perché ritengo — spiega
Di Giorgi— si debba fare pressione contro quella che non è una riforma,
ma solo una manovra economica».
«Non aderisco alla manifestazione, partecipo e basta — replica Di Fede
— perché è giusto che io segua un dibattito sui problemi
dell’istruzione. Esercito comunque un ruolo politico, ma istituzionale
che va oltre gli schieramenti. E dunque cerco di fare il bene della
scuola. Se interverrò spiegherà cosa stiamo facendo sulla Provincia,
non terrò certo un comizio». Assemblea o manifestazione (politica) con
il capro espiatorio Gelmini? «La politica sta in tutto, anche in quello
che mangiamo— risponde Antonella Velani, segretaria provinciale per la
Cisl— noi abbiamo invitato i nostri interlocutori istituzionali che
sono gli assessori, a prescindere dal colore di appartenenza».
(da Corriere Firenze)
redazione@aetnanet.org