Il Collegio Docenti dell'Istituto d'Istruzione Secondaria Michele Amari di Giarre, riunitosi il giorno 03 Dicembre 2010, DELIBERA
di non concedere disponibilità per il corrente anno scolastico ad accompagnare le classi in stages, viaggi e visite di istruzione di fronte alla situazione di particolare trasformazione dell'organizzazione scolastica nel nostro Paese per effetto delle recenti riforme approvate dal Governo.
E' una scelta che, al di là da essere considerata una risposta semplicistica ai provvedimenti del go-verno sulla scuola, intende porre al centro dell'attenzione del Collegio docenti una diversa programmazione e progettazione curricolare a fronte di cambiamenti dell'organizzazione della didattica avvenuti in itinere e dell'opportunità di operare una maggiore e migliore riflessione circa gli aspetti didattici, metodologici e operativi che intervengono dopo l'approvazione dei regolamenti di riforma e delle indicazioni nazionali.
Tutto ciò in linea con la necessità di dare maggiore spessore/ e dignità al lavoro quotidiano dei docenti a scuola con gli studenti, già messo a dura prova dalle modifiche unilaterali degli orari scolastici imposti dal MIUR.
Ciò premesso, il Collegio Docenti mette in rilievo il clima di disagio in cui operano i docenti della scuola italiana in seguito
• ai tagli pesantissimi al personale, che vanno ben al di là di un ragionevole controllo della spesa pubblica e determinano un impoverimento dell'offerta formativa e un sovraffollamento delle classi, che in molti Istituti raggiunge livelli drammatici;
• alla riduzione drastica dei finanziamenti alle scuole, a fronte di una situazione di "sofferenza" finanziaria per le scuole stesse, che si riflette sulla qualità dell'organizzazione della vita scolastica;
• al blocco del contratto collettivo e alla cancellazione della progressione di carriera per il triennio 2010-2012, che genera un danno irrimediabile, mortificando in modo colpevole ed ingiustificato una categoria già gravemente penalizzata;
• la scomparsa delle previste indennità per uscite e viaggi di istruzione a favore degli insegnanti accompagnatori che non possono essere compensate dall'uso improprio del Fondo dell'Istituzione Scolastica.
Sono elementi che - al di là delle facili affermazioni sulla sua centralità nei processi di crescita culturale del paese - depotenziano drasticamente una realtà fondamentale per la vita civile qual è la scuola pubblica e tendono a penalizzare il lavoro degli insegnanti obbligandoli sempre di più ad attività di volontariato al di fuori della loro finzione essenziale. La scuola pubblica si trova così indebolita in un momento in cui sfide fondamentali e strategiche per il nostro futuro richiederebbero invece un autentico sforzo di progettazione e consistenti piani di investimento.
In tale situazione si è ritenuto di esprimere un orientamento che evidenzi con chiarezza il disagio di chi si trova ad operare in un contesto sempre più difficile, senza vedere riconosciuto il proprio impegno.