Alla notizia
diffusa da Adnkronos nella quale si legge che nelle scuole del
Nord si vuole abituare i bambini a consumare un piatto unico e
una sola portata per risparmiare e per abituarli ad una alimentazione
ridotta, condividendo la protesta del Sindaco di Reggio Calabria
Giuseppe Raffa, che non ha accettato tale iniziativa, anche noi riteniamo opportuno e necessario
che i bambini a tavola imparino a consumare il pasto completo composto
primo secondo, contorno e frutta.
Per i bambini che frequentano la scuola a “tempo
pieno” e restano a scuola tutti giorni fino alle ore 16 il pasto della
mensa scolastica costituisce l’alimentazione ordinaria per cinque anni
e quindi influisce sulla loro sana educazione alimentare.
Limitare il pasto ad una sola portata risulta contrario alla dieta
mediterranea e diseduca dai principi di sana alimentazione.
La mensa scolastica autogestita, risponde alle
esigenze dei genitori ed è risultata di ottimo gradimento per i circa
duecento studenti al giorno che ne fruiscono.
Per venire incontro alle esigenze dei genitori sono
state attivate tre fasce di contribuzione in relazione al reddito ISEE.
Giuseppe Adernò
redazione@aetnanet.org