In qualità
di diretto interessato mi vedo costretto a rispondere alla rinnovata
provocazione del sig. Sicali (?). Noi idonei del concorso abbiamo le
scatole piene di questi “rancorosi”.Mi frega poco di quello che pensano
i bocciati (del resto è nelle disponibilità di chi non è arrivato
all’uva quello di recriminare). Io personalmente mi sono rotto a
vedere scrivere “minchionerie” sul concorso. Penso proprio che la
categoria dei docenti (a cui mio malgrado appartengo) sia
costituita, per la maggior parte , visti i risultati ed i livori propri
della categoria, di frustrati. Proprio per queste contraddizioni io e i
miei colleghi idonei al concorso del 2004 (ben 7 anni orsono) abbiamo
ripetuto una prova scritta ….e tale esito non viene digerito dai
livorosi…
Consiglierei agli studenti dei docenti bocciati al concorso del 2004 di
verificare le prove scritte sostenute per l’accesso all’insegnamento
dei loro docenti….chissà se non si ricrederanno sulla preparazione dei
loro insegnanti! Infatti per semplice implicazione logica, sebbene noi
siamo , comunque, risultati idonei al concorso (dopo tre prove scritte,
due prove orali, un corso di formazione e la stesura di un progetto),
questi personaggi livorosi e rancorosi (come li classificherebbe
Capossela), per certo hanno scritto qualcosa che “non ha convinto”.
Succede, come a volte ,avviene per quei studenti che restano
sospesi nel giudizio e che questi stessi docenti dichiarano non
preparati a dovere. Tali studenti , per analogia,dovrebbero ricorrere
al CGA. In qualità di idoneo mi sento orgoglioso di aver
affrontato e superato le innumerevoli difficoltà poste in essere da chi
per destino(?) o per altro (?) non è risultato idoneo. Non
dimentichiamo che la legge 202 vale soprattutto al “ripescaggio” dei
bocciati ai quali auguro di risultare ,per “magia”, idonei dopo la
ricorrezione dei loro compiti .Come previsto dalla sanatoria ottenuta
dopo tanto starnazzare!!!
Salvo Distefano
salvatore.distefano1@istruzione.it
Giovanni Sicali è docente e di grande
valore; assicuro che non è né livoroso né scrive minchionerie come è
facile capire leggendo i suoi post di assoluto valore culturale e
morale, ma che a quanto pare non sono mai stati letti dal nostro
Distefano; e questo è spia di superficialità non pertinente a un
preside che dovrebbe invece avere sempre presente Bacone che non cito
perché di sicura conoscenza del nostro interlocutore. Meraviglia
inoltre questo attacco ai professori frustrati alla cui categoria lui
non apparterrebbe più benché nella sua scrittura appaiano ben altre
sconvenienti aggressività insieme a dei riferimenti
inutili e del tutto fuori luogo. Auguro a Distefano successi e felicità
dietro la sua cattedra scongelata ma nello stesso tempo lo inviterei a
calmarsi, a soppesare le parole e a volare alto, se ci riesce,
lasciando solo a noi la piacevolezza di starnazzare. p.a.
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