
Sono, infatti 121 le scuole di primo e 34 del secondo grado sottodimensionate per le quali è stata preconizzata l’agonia e la futura contrazione e assorbimento con altre istituzioni.
Figura nell’elenco anche una scuola del terzo settore che non dovrebbe esserci perché una scuola storica di 233 anni, qual è appunto il Convitto Nazionale “Cutelli” anch’essa assegnata in reggenza, solo perché ha 450 alunni e se non si recuperano i numeri con una corretta e diligente politica scolastica rischia di fare la stessa fine delle altre scuole che lentamente “muoiono”.
Molti dei dirigenti “reggenti” sono gli stessi dello scorso anno e per continueranno ad “assistere” l’agonia e la metamoforsi della scuola che hanno diretto per alcuni anni.
Molti di questi dirigenti ( e non si capisce perché solo alcuni hanno beneficato di tale “privilegio “ o “diritto”) sono stati trasferiti come “titolari” in altre scuole parecchio distanti dalla precedente sede, ma non essendo previsto alcun rimborso di spese di missione, le scuole in reggenza si reggeranno da sole , vivranno di energie residuali e si prepareranno alla naturale fusione aggregativa con altre istituzioni vicine.
Sarà questo un anno di “prova tecnica” di confusione e di incertezze.
Cadono nel nulla le parole del Presidente della Repubblica, il quale ha invitato i docenti ad insegnare ai ragazzi la certezza, a dare sicurezza, affermando che “ E’ la certezza che educa, che fa crescere, che fa diventare grandi. Se gli operatori scolastici sono incerti ed insicuri non possono trasmettere altro. Spesso il mondo della scuola ha identificato nell'incertezza il metodo dell'insegnamento, considerando buon insegnante chi non comunica certezze e così si continua una scia che, come abbiamo constatato, non produce che il vuoto, il nulla, il dannoso relativismo che corrode il tessuto sociale e comunitario
Non sarebbe stato meglio, in prospettiva delle future aggregazioni, essendo la reggenza un atto di “discrezionalità” del Direttore generale, cominciare a predisporre alcune di queste aggregazioni in vista del successivo piano di riordino della rete scolastica regionale ? Si sarebbero azzerati i tempi di agonia, avviando già un cammino preparatorio per il futuro assetto scolastico del territorio.
“Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole” ed ecco che figurano nell’ elenco dei dirigenti “reggenti”: presidi- sindaci, consulenti del ministero ; sindacalisti e diversi sono i presidi del secondo grado incaricati di “reggere” un circolo didattico, senza alcuna esperienza di organizzazione della didattica nella scuola primaria e dell’infanzia. “Tanto…il preside è solo un burocrate ed il reggente: un “commissario prefettizio”!!!
La circolare dell’Assessore che rinvia le date fissate per il piano di dimensionamento è stata salutata dal molti, con un respiro di sollievo, mentre avrebbe dovuto consentire una più serena e pacata pianificazione delle procedure di dimensionamento. Si è ancora in tempo per recuperare!
Chi ha tempo non aspetti tempo e chi lo spreca sa bene che non si torna indietro.
Fioretto
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