I promotori della
manifestazione nazionale, che si svolgerà a Roma il 26 Maggio in difesa
della scuola pubblica per il lavoro e il diritto allo studio contro i
tagli e la privatizzazione, esprimono piena solidarietà agli studenti e
a tutti coloro che, sempre il 26 Maggio, scenderanno in piazza a
Brindisi, contro il barbaro attentato terroristico accaduto alla scuola
“Morvillo Falcone”, perché, come hanno detto i ragazzi a Brindisi,
colpire la scuola vuol dire colpire la democrazia...Le scuole
rappresentano uno dei pochi luoghi collettivi e di partecipazione, non
si può parlare di scuola solo quando scoppiano le bombe. Siamo convinti
che questo Paese ha urgente bisogno di stabilire le sue priorità, se
vuole ancora garantire un presente e un futuro di reale democrazia per
noi e per le nuove generazioni. In questa prospettiva il tema
dell’istruzione e della scuola insieme a quello del lavoro devono
diventare il cuore dell’agenda politica e del dibattito civile, senza
il quale non sarà possibile alcun rinnovamento politico e culturale. Le
scuole sono per eccellenza il luogo di formazione della coscienza
critica, strumento essenziale per comprendere la complessità della
realtà e in essa agire per la sua trasformazione in modo e in senso
democratico; siamo costretti, però, ad assistere ancora a tentativi,
fondati sul terrore, di deviare l’attenzione pubblica dai temi
fondamentali e che fanno presagire scenari già visti. Ora basta!
Rilanciamo con forza la manifestazione in difesa della scuola pubblica.
Dopo anni di tagli indiscriminati all’istruzione, dopo aver cancellato
il diritto allo studio e peggiorato ulteriormente le condizioni di
lavoro, dopo i maldestri tentativi di semplificazione e d’immiserimento
dei saperi, dopo aver sotterrato qualsiasi principio di legalità nelle
scuole, ci chiediamo quale tipo società le forze politiche al governo
stiano contribuendo a costruire. Noi abbiamo già un’idea chiara per il
nostro Paese e, quest’idea parla, innanzitutto, di diritto
all’istruzione di qualità per tutti/e, parla di un energico
rifinanziamento della scuola e delle università pubbliche, parla del
diritto ad un lavoro sicuro e garantito, e infine parla della necessità
di allargare la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche che
li riguardano, senza la quale partecipazione sarà impossibile
raggiungere una piena democratizzazione di questo Paese. Chiediamo
anche alle organizzazioni sindacali e politiche che commemorano la
tragedia di Brindisi di tradurre in pratica quanto dichiarano,
opponendosi alla controriforma di questo governo in tema di lavoro ed
attuando una reale lotta per difesa della scuola pubblica statale e per
eliminare la precarietà.
NELL’ASSEMBLEA DEL 6 MAGGIO AVEVAMO INDETTO UNA MANIFESTAZIONE
NAZIONALE IN CONTINUITA’ CON LA MOBILITAZIONE DI MILANO. I FATTI DI
BRINDISI ANCORA DI PIU’ MOSTRANO LA NECESSITA’ DI SCENDERE TUTTI IN
PIAZZA A DIFESA DELLA SCUOLA!
26 MAGGIO ORE 15,00
ROMA PIAZZA DELLA REPUBBLICA
MANIFESTAZIONE NAZIONALE DELLA SCUOLA
movimentoinsegnantiprecari@gmail.com