L'emozione dell'evento e la partecipazione di tremila studenti da tutta Italia hanno segnato ancora una volta una giornata storica che ha avuto, come da tradizione, la presenza del procuratore Piero Grasso, ora presidente del Senato.
La manifestazione di quest'anno ha avuto inoltre la presenza di delegazioni di studenti da Atene e degli Stati Uniti d'America, dove la scuola italiana è presente con il suo patrimonio di cultura e di proposte formative.
La nave della legalità, i diversi "villaggi" della legalità nelle piazze di Palermo, il lungo corteo fino all'albero Falcone, sono tutti eventi e segni della cultura nuova, della lezione di vita e di coraggio che si apprende a scuola per cambiare le cose e rendere Palermo e l'Italia "nostra" e non di "cosa nostra".
Il 23 maggio costituisce una tappa del cammino di sviluppo della scuola che cresce nel sentiero della storia, una vera lezione che consente ai ragazzi come ha evidenziato Maria Falcone, Presidente della "Fondazione Giovanni e Francesca Falcone", di incontrare le Istituzioni nelle persone che le rappresentano.
Il messaggio del Presidente della Repubblica, letto dalla piccola Giulia, l'accorato e sempre vivo ricordo del presidente del Senato, testimone e protagonista di prima linea nella lotta alla mafia, gli interventi del Ministro della Giustizia e dell'Istruzione, del presidente della Corte dei Conti, della Rai, della Confindustria, della Commissione nazionale antimafia, sono stati tutti fruttuosi stimoli per gli studenti e positivi contributi alla crescita democratica e responsabile dei futuri cittadini.
Il Ministro Giannini, con visibile soddisfazione si è fermata in mezzo ai ragazzi del coro manifestando "la gioia di esserci" e di condividere le loro speranze, un monito per tutti ad impegnarsi e a non abbassare la guardia".
Coinvolgendoli nella problematica scolastica ha detto: "Lo sapete che la falange della scuola è composta da 13 milioni di utenti tra studenti, docenti e personale ?" Un vero esercito, una presenza che non può passare inosservata e quindi la scuola segna e determina lo sviluppo dell'intera società italiana.
Gli annunciati "cantieri", che non solo quelli delle ristrutturazioni degli edifici scolastici, ma anche le commissioni di studio dove si elaborano proposte innovative della scuola, sono la risposta ad un concreto coinvolgimento riformista della scuola e della burocrazia nel vortice dei ritmi evolutivi della società tecnologica, multietnica e multiculturale.
La scuola ha bisogno di nuova linfa e di nuove energie e pare che alcuni passi aventi si stiano cominciando a muovere. L'esito delle prossime elezioni darà risposta a tale attesa e si auspicano nuovi orizzonti di rilancio.
Quando le Istituzioni operano in sinergia le prospettive di riuscita sono di maggiore sicurezza e l'impegno si diffonde in una vasta coralità di convergenza verso gli ideali comuni che sono il bene per tutti.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it
Il Presidente del Senato Piero Grasso ed il Ministro Stefania Giannini con i ragazzi del Coro dell'Istituto "Parini" di Catania