L'Invalsi nei
giorni scorsi ha pubblicizzato il suo "rapporto annuale", tutti media
ne hanno parlato dimenticando che questa entità che ha sede a Frascati
(Roma) vanta un triste primato, è l'unico ente pubblico in Europa che
grazie ad un generale clima intimidatorio che si è creato nelle scuole
italiane nei confronti dei docenti, riesce a svolgere la sua attività
principale, i quiz a crocette propinati agli studenti, grazie al fatto
che viene reclutata, per il tramite di una stragrande maggioranza di
dirigenti scolastici, talvolta conniventi o silenti, manovalanza
intellettuale senza essere pagata.
La legge dice che si tratta di "attività ordinaria d'Istituto", ma
l'incombenza di svolgere gli adempimenti connessi (diversi dalla
distribuzione ai ragazzi e dalla correzione) dovrebbe essere dei
dipendenti dell'Invalsi, i cui gestori pur sparlando di valutazione dei
docenti e delle scuole danno il cattivo esempio, visto che il lavoro
che tocca alla loro istituzione viene coattivamente scaricato su gente
costretta a farlo per evitare gravi ritorsioni. Parlano di merito,
eppure si fregiano del poco lusinghiero gradimento che i politici
mostrano, chissà perché, nei loro confronti. Sotto minaccia di
provvedimenti disciplinari, i professionisti sono costretti a lavorare
per l'Invalsi che si occupa di statistiche e ricerche, senza esserne
dipendenti e senza aver stipulato con esso alcun un contratto di
collaborazione. Prima e dopo che i quiz a crocette vengono propinati
agli alunni, i docenti (quasi sempre sotto la minaccia vera e propria
di provvedimenti disciplinari di ritorsione nei loro confronti) vengono
gravati da una serie di incombenze che riguardano l'Invalsi, ma
ribellarsi significa affrontare contenziosi con un'Amministrazione che
appoggia questa barbarie comportamentale e pagare gli avvocati, cosa
che per molti padri e madri di famiglia è impossibile. Qui a Parma, per
quello che possiamo continueremo a denunciare questa vergogna,
continueremo a pretendere che almeno ci paghino.
Salvatore Pizzo, coordinatore
Federazione Gilda Unams Parma
gildaparma@gmail.com