È stata
presentata in Vaticano nell'Aula Paolo VI in Vaticano, la prima
piattaforma collaborativa e multi-religiosa, aperta a tutta la comunità
educativa mondiale e spazia a tutte le latitudini.
Scholas.social, titolo della piattaforma, vuole essere, come
scrive Zenit, una proposta innovativa chemira ad unire le
istituzioni educative di tutto il mondo, attraverso lo scambio e la
collaborazione delle esperienze e dei progetti educativi, favorendo,
grazie alla tecnologia, la cultura dell'incontro.
L'integrazione digitale va di pari passo con l'integrazione sociale e,
rinnovando quanto già ha operato Papa Bergoglio da arcivescovo di
Buenos Aires, con l'associazione "Escuelas de vecinos". è stata
costituita una rete di trecentomila scuole statali e non statali,
cattoliche e di altre religioni, appartenenti a 35 Paesi ricchi e
poveri, con il nome "Scholas occurrentes" che fa circolare tra
gli studenti progetti pedagogici iniziative e
manifestazioni per la pace ed ha anche promosso ed
organizzato la Partita Interreligiosa per la Pace del primo settembre.
In occasione del terzo convegno internazionale si sono incontrati
in Vaticano i rappresentanti di Scholas e delle aziende che hanno reso
possibile questa iniziativa. Insieme aidue direttori mondiali di
Scholas, José Maria del Corra e Enrique Palmeyro,hanno quindi
presentato al mondo il primo momento storico di incontro tra tecnologia
ed educazione del progetto di Scholas Social, quasi un face book
educativo aperto a tutte le scuole del mondo.
In uno scenario mondiale di guerre e di ostilità, lo sport, l'arte e
specialmente la tecnologia devono aiutare a sviluppare un
nuovo umanesimo, radunando le scuole in questo sforzo e progetto
di fratellanza, generando la cultura dell'incontro per ottenere la pace.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it