L'interazione con
la società del 2022 è la terminazione del percorso
intrapreso da uno studente che accede alla secondaria. Il
legislatore, considerata l'imprevedibilità del traguardo, ha
incardinato il sistema educativo sulle capacità dei giovani. Una meta
che unifica tutti gli insegnamenti: il docente non può più essere visto
come soggetto isolato ma come un partecipante a un progetto educativo
unitario. La proposta governativa non è stata elaborata in funzione di
questo scenario: la visione sistemica è assente. Pertanto il principio
di "Valutare per migliorare la scuola" è irragionevole: non è correlato
a uno specifico, definito contesto.
A pag. 71 del documento si legge: "La governance interna della scuola
va ripensata: vanno ridisegnati al meglio gli organi collegiali della
scuola, distinguendo tra potere di indirizzo e potere di gestione. Il
Consiglio dell'Istituzione scolastica diventerà il titolare
dell'indirizzo generale e strategico dell'Istituzione; il Collegio
docenti avrà l'esclusiva della programmazione didattica; il Dirigente
scolastico sarà pienamente responsabile della gestione generale".
Sorprendente la superficialità sottesa all'enunciato: se fosse stata
osservata la struttura organizzativa introdotta nel 74 e confermata nel
1994 e nel 1999, se fosse stata fatta una ricognizione sulle elusioni e
omissioni relative al'applicazione della legge, i nodi problematici
sarebbero apparsi in tutta evidenza e un intervento risolutore
concepito.
Il principio di separazione, che il governo propone, è il fondamento
dei decreti delegati del 74: non ha alcun senso la sua duplicazione.
[In rete: "Coraggio! Organizziamo le scuole"].
Il governo, invece di riformulare una norma esistente, avrebbe dovuto
riconoscere e rimuovere le cause dell'indecidibilità sottolineata nel
documento.
Ripensare a ciò che si impara a scuola è il titolo del capitolo
4. Si tratta di un insieme scoordinato, introdotto senza alcun
riferimento all'essenza dell'autonomia delle istituzioni scolastiche
che "si sostanzia di progettazione". In tale ottica le conoscenze sono
lo strumento e l'occasione per l'ideazione di percorsi di
apprendimento. Che senso ha parlare di stampanti 3d quando la
finalità è trasmettere la cultura informatica? [in rete "La scuola
regredisce. Dal piano nazionale informatica al piano nazionale scuola
digitale"].
Enrico Maranzana
zanarico@yahoo.it