Si svolgeranno il
28 aprile le elezioni per la costituzione del
Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione che sostituisce il
precedente Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione e
nell'articolata composizione è significativa la presenza dei Dirigenti
Scolastici. Dalle varie sigle sindacali e associative sono state
avanzate le candidature e l'elenco dei 31 candidati che saranno
eletti dai colleghi dirigenti si presenta alquanto nutrito. I
presidi siciliani in lista, candidati al Consiglio superiore sono sette
e sono rappresentate le provincie di Catania, Messina, Trapani con un
candidato e Palermo con quattro candidati:
Daniela Di Piazza dell'alberghiero di Catania con la lista Anief; della
provincia di Messina Venera Munafò della lista Aclis; della provincia
di Trapani, Margherita Ciotta (Erice) della lista
Aclis. Candidati della provincia di Palermo sono: Angela Randazzo
dell'Andis;
Maria Cicero (Castelbuono) lista Anief; Chiara di Prima (Monreale)
lista UCIIM, Anna De Laurentis, della lista Aclis.
La competizione sarà dura e complessa data la presenza di così numerosi
candidati per le 865 scuole della Sicilia.
Auguriamo ai generosi candidati che intendono spendersi per il bene
della scuola un positivo successo.
I motti che diverse liste hanno presentato come slogan fanno
riferimento al cambiamento della scuola, ai valori, al rinnovamento
della società, all'autonomia e alla dirigenza ad una "scuola che ci
crede" e "in prima persona al plurale".
Il Consiglio superiore, organo consultivo ha tra i suoi compiti
la garanzia dell'unitarietà del sistema nazionale dell'istruzione, il
supporto tecnico-scientifico per l'esercizio delle funzioni di
governo relative all'istruzione universitaria, agli ordinamenti
scolastici, ai programmi scolastici, all' organizzazione generale
dell'istruzione scolastica e allo stato giuridico del personale.
Il Consiglio formula, inoltre, pareri obbligatori sulle politiche
del personale della scuola, sulla valutazione e sull'organizzazione
generale del sistema scolastico nazionale, sugli standard nazionali
dell'istruzione ed è chiamato a dare un parere sulle proposte
sottopostegli dal ministro in carica e ad esprimersi anche
autonomamente su materie legislative riguardanti la pubblica
istruzione. Può commissionare indagini conoscitive e farne relazione al
ministro.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it