Tra quarantotto
ore, giovedì 28 aprile, parte il primo concorso della scuola computer
based: una novità per i candidati e per la stessa Amministrazione
scolastica. Come in tutti concorsi, l’attesa della prova scritta è
motivo comprensibile di ansia e di preoccupazione, soprattutto per quei
candidati che dalla riuscita dell’esame attendono una risposta positiva
per il loro futuro lavorativo. Ma anche il Ministero dell’istruzione e
gli Uffici scolastici regionali trepidano per questa sfida
organizzativa carica di incognite e con possibili ostacoli dietro
l’angolo. Il Miur non può ‘steccare’ la prima, ma ovviamente nemmeno le
altre che seguiranno fino al 31 maggio, perché sa che l’opposizione
politica e il mondo sindacale attendono questa prova del fuoco pronti
ad attaccare il ministro e il ministero senza concedere sconti.
Non dovrebbe esserci l’invasione incontrollata degli ammessi con
riserva all’ultimo momento, ma ‘mai dire mai’. In viale Trastevere
incrociano le dita la notte prima degli esami. E gli esami continuano
fino al 31 maggio.
Tra il turno del mattino e quello del pomeriggio del 28 aprile sono in
programma le prove scritte di sei classi di concorso: l’A54 - Storia
dell'arte, la B04 - Laboratori di liuteria, l’A51 - Scienze, tecnologie
e tecniche agrarie, l’A43 - Scienze e tecnologie nautiche, l’A04 -
Design del libro e la B17 - Laboratori di scienze e tecnologie
meccaniche.
Nel primo giorno si cimenteranno nella prova scritta 1.922 candidati
che si contenderanno 770 posti.
Si può affrontare una prova d'esame senza conoscere i criteri di
valutazione? E in mancanza, chi ci garantisce che questi non verranno
decisi dopo aver letto la prova, e dunque orientandone l'andamento? E'
questo uno dei dubbi più diffusi in questo momento sul concorso scuola
docenti 2016, a due giorni dalle prime prove scritte.
Mancano le commissioni, ma mancano anche le griglie di valutazione. E
si rischia di riproporre gli stessi errori del concorso 2012, errori
che avremmo preferito archiviare.
Nel 2012 infatti sulla base di criteri generali dettati
dall'Amministrazione (pertinenza, completezza, correttezza linguistica,
originalità) ogni commissione - in ogni regione - elaborò una propria
griglia, attribuendo ad ognuno dei descrittori punteggi diversi.
Quindi stesso concorso, con la stessa prova, svolto in regioni diverse,
poteva portare a risultati diversi, con forte incidenza sul futuro
professionale dei candidati. La presunta oggettività di una griglia di
valutazione a livello nazionale non esiste.
Il problema duque non è solo conoscere a posteriori le griglie di
valutazione, ma il fatto che esse potranno differire - a meno di
diversa indicazione ministeriale - in ogni regione.
Ma c'è di più. Nel 2012 ogni commissione inoltre ha potuto integrare o
modificare i criteri proposti in sede nazionale, giustificando (e a
volte anche senza giustificare) le ragioni dei cambiamenti apportati.
Avvenne così che il Criterio "completezza" sia stato interpretato come
"Riferimenti interdisciplinari e/o a bisogni educativi speciali " [
A033 Veneto ] oppure "Riferimento a sperimentazioni didattiche /
Riferimento a ricerche nazionali e internazionali" [ Primaria Umbria ]
presente anche in altre griglie [ Puglia ]. Poco convincente la
risposta della Commissioni alle obiezioni mosse [ Concorso a cattedra,
in Umbria la Commissione spiega in dettaglio la griglia di valutazione
proposta per la scuola primaria ].
Cosa accadrà per il concorso 2016? Sarebbe importante saperlo prima
delle prove scritte, almeno per dare al concorso un giusto andamento di
trasparenza.
2. Quanti posti e candidati per la mia
classe di concorso?
Giovedì 28 aprile iniziano le prove scritte per il concorso 2016, che
vedrà impegnati fino al prossimo 31 maggio 165.578 candidati pronti a
conquistare 63.712 posti nei ruoli della scuola statale.
Molti di quei candidati (si stima circa 65 mila) sosterranno più di una
prova avvalendosi delle abilitazioni possedute. Per loro due o tre
prove scritte.
Sono molti i candidati del concorso che vorrebbero sapere quali
probabilità hanno di superare il concorso e, possibilmente, di
vincerlo: probabilità che, oltre che dalla loro personale preparazione
e capacità, dipendono anche dalla concorrenza degli altri candidati in
relazione anche alla quantità dei posti messi a concorso.
La prima domanda che, in questi casi, molti si pongono è: quanti altri
candidati ci sono nel mio concorso? Per quanti posti?
Tuttoscuola ha preparato in esclusiva gratuita per i propri lettori una
analitica comparazione per ogni regione e per ogni classe di concorso
dei dati quantitativi dei candidati e dei posti. E la presenta secondo
la sequenza delle prove scritte, giorno per giorno.
Il confronto tra il numero dei candidati e quello dei posti a concorso
consente una valutazione personale che, ci auguriamo, può essere di
stimolo ad impegnarsi e a sperare.
Ci sono casi nei quali i posti a disposizione sono più dei candidati
che hanno fatto domanda (come per Sostegno nella primaria con 523
candidati in meno al nord) e altri nei quali la sezione sarà durissima
e quindi le percentuali di successo si riducono molto (come nell’A30 –
Musica nella secondaria di I grado, con mille candidati in più per 310
posti o per il Sostegno nell’infanzia con 2.350 candidati in più per
300 posti).
Prendiamo, ad esempio, l’ambito disciplinare AD1, comprensivo delle
classi di concorso A01 - Arte e immagine nella scuola secondaria di I
grado e A17 - Disegno e storia dell’arte negli istituti di
istruzione secondaria di II grado, la cui prova scritta è prevista a
calendario per il 3 maggio.
Tuttoscuola ha preliminarmente accertato che per i 1.290 posti a
concorso per entrambe le classi A01 e A17 hanno presentato domanda
2.034 candidati, 744 candidati in più rispetto ai posti.
Il dato generale non dice molto, ma, se esaminato a livello regionale,
consente una valutazione più interessante. Si prenda ad esempio la
Liguria dove i candidati sono 29 per 23 posti con una eccedenza di 6
candidati. Sempre per lo stesso concorso in Toscana i candidati sono 94
per 80 posti con una eccedenza di 14 candidati rispetto al fabbisogno.
Val la pena impegnarsi per vincere la concorrenza, visto che non è
numerosa.
Dal 2 all’8 maggio, è in programma la Settimana Italiana
dell’Insegnante” e alla sua seconda edizione sono previste grandi
novità, mentre resta inalterato l’hashtag che la rappresenta:
#RingraziaUnDocente, attraverso il quale tutta la popolazione (non solo
chi è a scuola oggi) può postare sui social network un proprio
“ringraziamento” ad una o ad un insegnante che ha rappresentato
qualcosa d’importante nella propria vita e crescita.
I promotori dell’iniziativa, ossia i ragazzi dell’Istituto
“Galilei-Costa” di Lecce che curano il progetto “MasterProf” (la classe
4°A AFM) in stretta collaborazione con il sito dedicato all’istruzione
Your Edu Action, hanno ideato anche alcune proposte operative di
attenzione da parte della società civile nei confronti dei docenti,
categoria spesso dimenticata e poco valorizzata.
Tra le novità dell’evento si evidenzia il nuovo logo: una margherita
multicolore, che raccoglie in sé diversi significati e simbolismi.
E’ in assoluto il fiore più semplice, si trova ovunque, evoca una
continua primavera del sapere, nel linguaggio dei fiori rappresenta la
pazienza, nei colori ci sono tutte le sfumature della professione e
poi, come non sottolineare che è anche un logo …petaloso?
Negli Usa e nei paesi anglofoni il classico dono riservato
all’insegnante, è la “mela” qui in Italia i docenti si meriteranno una
“margherita” in ogni possibile forma, da quella reale, appena colta,
bella e profumata fino a quella anche semplicemente disegnata, sul
quaderno, su un foglio, su un cartoncino o su un poster.
La seconda grande novità riguarda tutta una serie di attenzioni e
agevolazioni che i promotori della Settimana vorrebbero che fossero
rivolte al corpo insegnante italiano, come ad esempio
1. La possibilità che Musei, Teatri, Sale cinematografiche, Librerie,
ma anche negozi di tecnologie e di altro genere possano riservare uno
speciale sconto a tutti gli insegnanti proprio nei giorni che vanno da
lunedì 2 a domenica 8 maggio.
2. Alle sale cinematografiche si richiede di prevedere sempre
nella settimana dal 2 all’8 maggio (magari anche solo da lunedì a
mercoledì) di inserire nella programmazione la possibilità di
proiettare film che trattano del tema e che celebrano l’insegnamento
(come ad es. “L’attimo fuggente”).
3. Alle emittenti televisive (nazionali e locali) si richiede di
trasmettere (anche solo in seconda serata) sempre lo stesso genere di
film, mentre invitano le radio e gli speaker a parlare spesso degli
insegnanti e a trattare l’importanza dell’insegnamento durante i loro
programmi.
I ragazzi, promotori dell’iniziativa rivolgono
un appello a tutti gli operatori della cultura e del commercio affinché
possano partecipare e comunicare il particolare beneficio che intendono
riservare agli insegnanti.
Tutte le agevolazioni che i ragazzi di MasterProf riceveranno sul sito
di MasterProf o alla mail staff@masterprof.it saranno pubblicate nella
speciale sezione dedicata alla Settimana.
MasterProf è un progetto che si è ispirato al Global Teacher Prize
(conosciuto anche come Premio Nobel per l’Insegnamento) ma, a sua
differenza, non è una competizione, non ci sono giurie, scadenze,
finalisti e vincitori, qui valgono e verranno pubblicate tutte le
storie di docenti extra-ordinari che i ragazzi riusciranno ad
individuare.
Sul sito del progetto c’è sia la possibilità di effettuare delle
segnalazioni (da parte di studenti, dirigenti, colleghi, amici,
parenti) che di autoproporsi e raccontare esperienze innovative nella
didattica , attraverso nuove metodologie e pratiche di coinvolgimento
degli studenti.
Tra i testimonial della Settimana, oltre a Franco di Mare, Beppe
Severgnini, Gian Luigi Beccaria, Paolo Crepet, Alessandro D’Avenia e
Oscar Farinetti, che avevano già dato il proprio sostegno l’anno
scorso, quest’anno c’è anche il comico Pintus, tanto amato dai bambini
e dai ragazzi in età scolare. Anche ai tanti VIP della cultura, della
scienza, del giornalismo e dello spettacolo si rivolgono i ragazzi di
MasterProf, chiedendo loro di pubblicare sui social una foto con in
mano un semplice foglio su cui c’è scritto “Gli Insegnanti sono
Importanti” (e, se lo desiderano, con l’hashtag #ringraziaundocente).
Dedicare una settimana alla figura, al ruolo, al compito
dell’insegnante, professionista dell’educazione nella scuola di oggi in
fermento di trasformazione e alla ricerca di una nuova identità,
costituisce certamente una buona opportunità per dire che la scuola è
presente e i docenti ne sono l’anima.
Sfogliando la margherita si ammirano i tanti petali che tenuti insieme,
sono un bel fiore semplice e profumato.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it
Alcuni collegamenti utili per la settimana:
Sito MasterProf: www.masterprof.it
Pagina FB: www.facebook.com/masterprof.italia
Site Your Edu Action: www.youreduaction.it
Pagina FB YEA: www.facebook.com/yeaction