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E' questo l'obiettivo del progetto che porta il nome "Cantieri educativi" promosso dall'Istituto San Vincenzo di Catania, una scuola paritaria, in centro Città (zona Borgo-Monserrato) che apre i suoi cancelli il sabato, nelle giornate di vacanza e d'interruzione delle attività didattiche nelle scuole statali.
Uno spazio di accoglienza e di crescita per i ragazzi che, invece di andare per strada, o restare a casa, davanti al televisore, s'incontrano con i coetanei in uno spazio educativo e con la guida di docenti e animatori trascorrono una piacevole e serena mattinata, dando sfogo alle proprie attitudini: sport, musica, canto, danza, robotica, bridge, scacchi, coding, ricerche informatiche, corsi d'inglese ed anche la possibilità di andare in piscina.
Cantieri educativi è un contenitore che accoglie tutti e viene incontro alle esigenze dei genitori, offrendo un servizio che le scuole statali non offrono.
Il progetto di "scuola al centro" manifesta in questo progetto una reale e concreta opportunità di servizio, assicurando ai ragazzi un ambiente sereno, protetto e l'opportunità di stare a contatto con docenti, animatori ed educatori attenti ai loro bisogni di crescita formativa.
Essendo un'esperienza nuova e originale dovrà crescere e nel tempo e, gradualmente ampliare le opportunità formative e di laboratori creativi.
Le prime verifiche si avranno durante la chiusura delle scuole che sono seggi elettorali e il ponte dell'Immacolata, mentre sono già pronte le prenotazioni per i giorni non festivi delle vacanze di Natale.
L'Istituto che si è dotato un servizio si scuolabus offre inoltre ai genitori l'opportunità di fruire di tale servizio, come pure nei pomeriggi i ragazzi possono partecipare alla refezione scolastica e quindi apprendere la metodologia dello studio guidato che va ben oltre il semplice doposcuola.
Mentre si leggono sui giornali particolari e originali esperienze di "scuola fai da te".
"home schooler" . adozione dei metodi montessoriani e steineriani, ci si chiede perché loro sì e noi no? Oportet audere semper.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it