Anche la ministra
Fedeli ha mostrato sorpresa e preoccupazione per quanto lo studio
esclusivo di Tuttoscuola ha messo in evidenza a proposito dell’utilizzo
(forse) fraudolento della precedenza della 104 per ottenere il
trasferimento degli insegnanti soprattutto in regioni meridionali.
“Sì alla tutela dei diritti, no agli abusi: questa la linea sui
controlli relativi all’utilizzo della legge 104 – ha dichiarato la
ministra in occasione della presentazione delle prossime scadenze per
il prossimo anno scolastico – Dobbiamo agire a tutela di chi ha
veramente bisogno. Per questo scriverò a Inps, Regioni e Ministero
della Salute affinché sia aperto un tavolo per controlli e monitoraggi”.
I monitoraggi di cui ha parlato Fedeli potrebbero essere uguali a
quello voluto l’anno scorso dal sottosegretario Davide Faraone, dopo la
scoperta di abusi ad Agrigento; monitoraggio che, però, è rimasto senza
esito operativo.
Ma il semplice monitoraggio per conoscere in modo dettagliato la
situazione esistente relativamente all’utilizzo della 104 per
l’assistenza ai familiari certamente non basta per stanare gli
eventuali abusi.
La ministra ha parlato anche di controlli che potrebbero diventare
risolutivi per colpire i furbetti che forse si celano tra i 2.310
maestri o i 1.019 professori di scuola media che nel Mezzogiorno hanno
ottenuto una sede di servizio più vicina a casa, fruendo della
precedenza che la legge 104 riserva per l’assistenza a familiari
gravemente disabili.
È sperabile che il tavolo interistituzionale auspicato dalla Fedeli
operi speditamente e proceda anche ai controlli per rilevare eventuali
abusi.
Ricordiamo che l’ordinanza ministeriale n. 221 del 12 aprile scorso che
regola la mobilità del personale scolastico per il 2017-18 prevede
testualmente che “Le dichiarazioni mendaci, le falsità negli atti e
l’uso di atti falsi sono puniti a norma delle disposizioni vigenti e
comportano l’annullamento del movimento ottenuto e la restituzione alla
precedente titolarità o, in caso di indisponibilità di quest’ultima,
all’ambito territoriale corrispondente alla medesima”.
Considerati i tempi non brevi della giustizia, sarebbe auspicabile che
l’annullamento del movimento, nel caso si accerti il falso, possa
avvenire anche dopo tanto tempo.
Tuttoscuola