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In fatto, dalle memorie depositate dal ricorrente e dal resistente, si evince che l ‘insegnante aveva debitamente dichiarato la propria disponibilità ad assumere l’incarico propostogli tramite telegramma dall’istituto, assolvendo l’onere della prova di aver dato risposta positiva in merito tramite fax ( onus probandi incumbit ei qui dicit , non ei qui negat) ma che, tuttavia, l’incarico era stato successivamente conferito ad altri. Il resistente dichiara infatti di non aver mai ricevuto il fax in questione. Per inciso, la questione in oggetto solleva il problema della procedura delle comunicazioni ufficiali sia di conferimento che di accettazione degli incarichi.
Pur avendo, nella fattispecie, il tribunale accettato pacificamente la prova dell’invio del fax da parte del ricorrente, non sempre, però, questo strumento così capillarmente usato viene accolto dai giudici come elemento esaustivamente probatorio; il fax, infatti, prova che una comunicazione è stata trasmessa ma non che sia stata correttamente ricevuta, e questo anche quando è lo stesso istituto ad invitare a rispondere per via fax. Inoltre, si evince anche il mancato adeguamento da parte dell’istituto in oggetto a quanto affermano le disposizioni ministeriali riguardo l’invio di comunicazioni tramite PEC.
In diritto, il giudice accoglie il ricorso perché ravvisa nella domanda cautelare, ex art. 700 c.p.c, procedura d’urgenza, il fumus bono iuris ( ovvero gli elementi necessari per poter pretendere un diritto)e il periculum in mora, ovvero il pregiudizio, il danno non solo economico ma anche professionale della revoca dell’incarico nell’eventuale ritardo della risoluzione della lite..
Pertanto, viene disposta l’immediata assunzione in servizio del ricorrente, nonché la corresponsione da parte dell’istituto delle differenze contributive dal giorno del conferimento iniziale dell’incarico. Inoltre, viene disposto che all’insegnante a cui è stato in fase successiva attribuito l’incarico venga conferito parimenti un medesimo incarico o, nell’impossibilità di questo, venga risarcito dai danni subiti.
Tecla Squillaci
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