“Era una notte
meravigliosa, una notte come ce ne possono essere soltanto quando si è
giovani, caro lettore. C’era un cielo così stellato, un cielo così
luminoso che, volgendo ad esso lo sguardo, senza volerlo, non si poteva
non domandarsi: è mai possibile che sotto un cielo come questo viva
ogni sorta di gente arrabbiata e capricciosa? Anche questa è una
domanda da giovani, caro lettore, da molto giovani, ma che Iddio ve la
mandi più spesso in cuore…”
Così scriveva F. Dostoevskij all’inizio del suo racconto “Le
notti bianche”.
Ora, pare che dovremmo abituarci a notti molto meno luminose; è recente
infatti la notizia data dalla NASA ( e riportata anche dal
periodico Focus) che la Luna si stia gradualmente allontanando dalla
Terra , circa tre centimetri all’anno . La notizia è abbastanza
allarmante; infatti, il nostro satellite non serve solo a far
innamorare i gatti, a rischiarare le nostri notti estive o a
trasformare in improbabile licantropo il vicino di casa. A questo
proposito, potremmo addirittura trovare un piccolo vantaggio dal suo
definitivo congedo da noi… per esempio, non ci sarebbe più il pericolo
di una repentina trasformazione di alcuni presidi in lupi mannari,
eliminando , altresì, in modo definitivo e quanto mai
provvidenziale, il correlato dilemma se sia meglio o no,
per l’incolumità dei docenti, che essi scelgano liberamente il loro
dirigente… sia chiaro, escludendo a priori coloro che presentino in
qualche modo una propensione innata a tale sconvolgente sindrome. E
parimenti , risolvendo persino il problema inverso ( e non c’è tesi
senza antitesi!), paradossale, e paradossale proprio perché volutamente
provocatorio ( chi c’è cascato nella trappola come un allocco?) e cioè
che siano gli stessi presidi a scegliere le loro “prede”. Ammansito
definitivamente ( e per cause del tutto naturali!) il furore
dirigenziale, i docenti non avrebbero più paura d’essere da loro
scelti, non temendo più per la loro vita. Quindi, orsù, non temete, in
ogni caso la natura ci viene in aiuto…
Ma a parte tali piccoli e certo egoistici vantaggi, la scienza ci
conferma che l’allontanamento della luna porterebbe effetti
catastrofici per il nostro pianeta. Il nostro satellite, infatti,
regola le maree, ha effetti sulla vita delle piante e sull’estro
femminile… inoltre non si verificherebbero più le eclissi. Queste
ultime, infatti, sono legate proprio alle fasi lunari, chiamate dai
Caldei, ciclo di Saros.
Le fasi lunari si ripetono in media ogni 29, 53 giorni ( mese
sinodico), mentre il ritorno della Luna allo stesso nodo della sua
orbita avviene ogni 27, 21 giorni ( mese draconiano) e di
conseguenza il ciclo di ripetizione delle eclissi è determinato
dall’intervallo di tempo necessario perché questi periodi
tornino nella stessa successione.
In merito alle cause di questo improvvido ( o provvido a secondo
dei punti di vista…) allontanamento della Luna pare che siano dovute
alle stesse maree.. la forza di attrazione della Luna
tende,infatti, ad attirare verso di sé la Terra, benché il suo campo
magnetico sia nettamente inferiore al nostro e quindi le acque dei mari
formerebbero una sorta di protuberanza . Però, essendo tale
attrazione reciproca e contraria, con una forza centripeta, questa
massa d’acqua attira anche la Luna verso la Terra. In questa
situazione, entrano in campo le due velocità di rotazione, sebbene la
velocità sia un valore fittizio nella fisica (lo stesso tempo è una
convenzione che serve solo per valutare numericamente l’entità degli
incrementi delle grandezze fisiche), la Luna esegue una rivoluzione
intorno alla Terra in circa 28 giorni, la Terra, invece ruota attorno
al proprio asse in 24 ore. Questo dislivello fra le due velocità, di
conseguenza, tende ad far incrementare la velocità di rivoluzione della
luna attorno al nostro pianeta, in pratica, maggiore velocità di
rivoluzione , maggiore distanza. In virtù di questo gioco di forze
contrapposte, la Luna si allontana gradualmente dall’orbita terrestre.
Pare, inoltre che vi sia anche un progressivo assottigliamento delle
sue polveri superficiali formate in gran parte da regolite e che
ciò ne diminuisca lentamente il diametro.
Queste sono le spiegazioni che ci fornisce la scienza, ma potrebbe
anche darsi che la luna si stia allontanando semplicemente perché si è
stufata di starci a guardare…..
Tecla Squillaci
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