Dopo un travagliato e
sofferto parto, doglie e contrazioni ecco finalmente il lungo
elenco delle 156 reggenze delle scuole siciliane.
Sono, infatti 121 le scuole di primo e 34 del secondo grado
sottodimensionate per le quali è stata preconizzata l’agonia e la
futura contrazione e assorbimento con altre istituzioni.
Figura nell’elenco anche una scuola del terzo settore che non
dovrebbe esserci perché una scuola storica di 233 anni, qual è appunto
il Convitto Nazionale “Cutelli” anch’essa assegnata in reggenza, solo
perché ha 450 alunni e se non si recuperano i numeri con una corretta e
diligente politica scolastica rischia di fare la stessa fine delle
altre scuole che lentamente “muoiono”.
Molti dei dirigenti “reggenti” sono gli stessi dello scorso anno e per
continueranno ad “assistere” l’agonia e la metamoforsi della scuola che
hanno diretto per alcuni anni.
Molti di questi dirigenti ( e non si capisce perché solo
alcuni hanno beneficato di tale “privilegio “ o “diritto”)
sono stati trasferiti come “titolari” in altre scuole
parecchio distanti dalla precedente sede, ma non essendo previsto alcun
rimborso di spese di missione, le scuole in reggenza si reggeranno da
sole , vivranno di energie residuali e si prepareranno alla naturale
fusione aggregativa con altre istituzioni vicine.
Sarà questo un anno di “prova tecnica” di confusione e di incertezze.
Cadono nel nulla le parole del Presidente della Repubblica, il
quale ha invitato i docenti ad insegnare ai ragazzi la certezza,
a dare sicurezza, affermando che “ E’ la certezza che educa, che fa
crescere, che fa diventare grandi. Se gli operatori scolastici
sono incerti ed insicuri non possono trasmettere altro. Spesso il mondo
della scuola ha identificato nell'incertezza il metodo
dell'insegnamento, considerando buon insegnante chi non comunica
certezze e così si continua una scia che, come abbiamo constatato, non
produce che il vuoto, il nulla, il dannoso relativismo che corrode il
tessuto sociale e comunitario
Non sarebbe stato meglio, in prospettiva delle future aggregazioni,
essendo la reggenza un atto di “discrezionalità” del Direttore
generale, cominciare a predisporre alcune di queste
aggregazioni in vista del successivo piano di riordino
della rete scolastica regionale ? Si sarebbero azzerati i tempi di
agonia, avviando già un cammino preparatorio per il futuro
assetto scolastico del territorio.
“Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole” ed ecco che figurano
nell’ elenco dei dirigenti “reggenti”: presidi- sindaci,
consulenti del ministero ; sindacalisti e diversi sono i presidi
del secondo grado incaricati di “reggere” un circolo didattico,
senza alcuna esperienza di organizzazione della didattica nella
scuola primaria e dell’infanzia. “Tanto…il preside è solo un
burocrate ed il reggente: un “commissario prefettizio”!!!
La circolare dell’Assessore che rinvia le date fissate per il
piano di dimensionamento è stata salutata dal molti, con un
respiro di sollievo, mentre avrebbe dovuto consentire una più serena e
pacata pianificazione delle procedure di dimensionamento. Si è ancora
in tempo per recuperare!
Chi ha tempo non aspetti tempo e chi lo spreca sa bene che non si
torna indietro.
Fioretto
redazione@aetnanet.org