MINA, 50 ANNI DI CARRIERA DELLA TIGRE DI CREMONA
di Elisabetta Malvagna
ROMA - Non compare in pubblico dal 1978 ma, a dispetto di un'ormai lunghissima latitanza, il suo è un mito ancora grande e miracolosamente intatto. Sono trascorsi 50 anni dal debutto di Mina, il 23 settembre 1958, a Rivarolo del Re, in provincia di Cremona, la sua città. Poche settimane prima, alla Bussola di Viareggio, il proprietario del locale Sergio Bernardini l'aveva lasciata cantare dopo Marino Barreto 'Un'anima purà: i pochi rimasti nel locale rimasero attoniti dalla bravura della futura icona.
Esattamente 20 anni dopo, darà il suo addio alle scene proprio a Viareggio, il 23 settembre 1978, con un concerto a Bussoladomani. Martedì 23 la Pro Loco di Rivarolo festeggerà la ricorrenza con una serata nostalgia cui parteciperanno i primi orchestrali di Mina. Un mese dopo quel trionfale debutto, Mina inizia a cantare con gli Happy Boys, fino a quando il discografico David Matalon non le propone di incidere dei brani in italiano (a nome Mina) e in inglese (con lo pseudonimo di Baby Gate).
Fonda quindi i Solitari, band con cui continua a esibirsi in giro per l'Italia, e fa le sue prime apparizioni in tv: dal Musichiere a Lascia o Raddoppia. Grazie alla cover di Nessuno (lanciato da Wilma De Angelis), diventa per i giovani la 'regina degli urlatori'. Il 1959 è un anno d'oro: vince il Juke Box d'oro, il Microfono d'oro e debutta al cinema ('Urlatori alla sbarrà). Finalmente, nel 1960, il debutto a Sanremo. Il cielo in una stanza convince anche i più scettici e la Rai le offre un programma, Sentimentale, e 'Due note', la sigla di coda di Canzonissima: è la cantante del momento. Uno straordinario eclettismo vocale unito a una capacità di essere sempre all'avanguardia e di cambiare la propria immagine, sono forse gli elementi di una carriera davvero unica.
Come nel caso di Lucio Battisti, la sua voce è sopravvissuta all'assenza mediatica, interrotta solo da due apparizioni su Internet: nel 2001, nel video in cui canta e scherza nei suoi studi di Lugano, e nel 2005 mentre registra il cd 'L'allieva Minà. In questi anni la Signora della musica italiana si è limitata a dialogare con i suoi fedelissimi dalle pagine di Liberal, della Stampa e di Vanity Fair. Una presenza frammentata, ma costante, di una star capace di duettare con il fioraio ma di rifiutare i ripetuti inviti di Luciano Pavarotti.
Uno dei tanti artisti che hanno tentato di fare il colpo: riuscito, tra gli altri, a Cocciante, Renato Zero, Celentano, Jannacci, Dalla, Miguel Bosé e Tiziano Ferro (e nel '96 Beppe Grillo). Ma negli ultimi due anni anche due donne sono entrate nelle sue grazie: l'anno scorso Giorgia (Poche parole) e ora, dopo mezzo secolo di rivalità, Ornella Vanoni, con cui Mina duetta in un brano intitolato (scherzosamente) 'Amiche mai', incluso nell'album della Vanoni in uscita. In attesa del nuovo album di inediti (che per tradizione viene pubblicato a Natale), è in dirittura d'arrivo un cofanetto di cd+dvd con il meglio dei suoi Anni in tv e a RadioRai. Un disco per festeggiare una carriera che dura da mezzo secolo.
elisabetta.malvagna@ansa.it
di Elisabetta Malvagna
ROMA - Non compare in pubblico dal 1978 ma, a dispetto di un'ormai lunghissima latitanza, il suo è un mito ancora grande e miracolosamente intatto. Sono trascorsi 50 anni dal debutto di Mina, il 23 settembre 1958, a Rivarolo del Re, in provincia di Cremona, la sua città. Poche settimane prima, alla Bussola di Viareggio, il proprietario del locale Sergio Bernardini l'aveva lasciata cantare dopo Marino Barreto 'Un'anima purà: i pochi rimasti nel locale rimasero attoniti dalla bravura della futura icona.
Esattamente 20 anni dopo, darà il suo addio alle scene proprio a Viareggio, il 23 settembre 1978, con un concerto a Bussoladomani. Martedì 23 la Pro Loco di Rivarolo festeggerà la ricorrenza con una serata nostalgia cui parteciperanno i primi orchestrali di Mina. Un mese dopo quel trionfale debutto, Mina inizia a cantare con gli Happy Boys, fino a quando il discografico David Matalon non le propone di incidere dei brani in italiano (a nome Mina) e in inglese (con lo pseudonimo di Baby Gate).
Fonda quindi i Solitari, band con cui continua a esibirsi in giro per l'Italia, e fa le sue prime apparizioni in tv: dal Musichiere a Lascia o Raddoppia. Grazie alla cover di Nessuno (lanciato da Wilma De Angelis), diventa per i giovani la 'regina degli urlatori'. Il 1959 è un anno d'oro: vince il Juke Box d'oro, il Microfono d'oro e debutta al cinema ('Urlatori alla sbarrà). Finalmente, nel 1960, il debutto a Sanremo. Il cielo in una stanza convince anche i più scettici e la Rai le offre un programma, Sentimentale, e 'Due note', la sigla di coda di Canzonissima: è la cantante del momento. Uno straordinario eclettismo vocale unito a una capacità di essere sempre all'avanguardia e di cambiare la propria immagine, sono forse gli elementi di una carriera davvero unica.
Come nel caso di Lucio Battisti, la sua voce è sopravvissuta all'assenza mediatica, interrotta solo da due apparizioni su Internet: nel 2001, nel video in cui canta e scherza nei suoi studi di Lugano, e nel 2005 mentre registra il cd 'L'allieva Minà. In questi anni la Signora della musica italiana si è limitata a dialogare con i suoi fedelissimi dalle pagine di Liberal, della Stampa e di Vanity Fair. Una presenza frammentata, ma costante, di una star capace di duettare con il fioraio ma di rifiutare i ripetuti inviti di Luciano Pavarotti.
Uno dei tanti artisti che hanno tentato di fare il colpo: riuscito, tra gli altri, a Cocciante, Renato Zero, Celentano, Jannacci, Dalla, Miguel Bosé e Tiziano Ferro (e nel '96 Beppe Grillo). Ma negli ultimi due anni anche due donne sono entrate nelle sue grazie: l'anno scorso Giorgia (Poche parole) e ora, dopo mezzo secolo di rivalità, Ornella Vanoni, con cui Mina duetta in un brano intitolato (scherzosamente) 'Amiche mai', incluso nell'album della Vanoni in uscita. In attesa del nuovo album di inediti (che per tradizione viene pubblicato a Natale), è in dirittura d'arrivo un cofanetto di cd+dvd con il meglio dei suoi Anni in tv e a RadioRai. Un disco per festeggiare una carriera che dura da mezzo secolo.
elisabetta.malvagna@ansa.it