“Ritorno a Woodstock” quarant’anni dopo
biografilm_festival.gifBologna
- Con “Back to Woodstock: 40 anni di Pace, Amore e Musica” la quinta edizione del Biografilm Festival, a Bologna dal 10 al 15 giugno, celebra il quarantennale del celebre festival rock americano ripercorrendolo attraverso mostre, film, testimoni e protagonisti di quell’«indimenticabile momento».
“Ritorno a Woodstock”, dunque. Ritorno alla storica kermesse, considerata il momento clou di un’epoca, in sei giornate che proporranno un ampio programma di eventi, incontri e spettacoli (coordinati dai giornalisti e critici musicali Ezio Guaitamacchi ed Enzo Gentile).
Organizzato con il contributo e il supporto dell’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia Romagna, l’omaggio a Woodstock farà rivivere quei tre giorni e tre notti in cui nell’agosto del 1969 (nella città statunitense di Bethel) «più di 500 mila giovani s’incontrarono per festeggiare il sogno comune di cambiare il mondo attraverso la musica e la pace».
Durante il Biografilm se ne racconteranno i grandi momenti, i protagonisti e il “dietro le quinte” in particolare attraverso molteplici punti di vista di alcuni tra i principali artefici di quello che resta uno dei più grandi eventi della storia del rock (e, più in generale, della musica).
Tra i protagonisti del grande evento del 1969 che hanno accettato l’invito a partecipare alle celebrazioni italiane, «arricchendo con la loro testimonianza diretta» il percorso proposto dal festival: l’ideatore di Woodstock, Artie Kornfeld; il fotografo del backstage, Barry Z. Levine; Amalie R. Rothschild, a cui Biografilm aveva già dedicato una mostra nel 2007.
Da segnalare, inoltre, che il 9 giugno ospite d’onore del Festival sarà Elliot Tiber. Autore dell’opera “Taking Woodstock”, da cui è stato tratto il film di Ang Lee in anteprima mondiale al Festival di Cannes, a Biografilm Elliot Tiber presenterà l’edizione italiana della sua autobiografia (edita da Rizzoli, in tutte le librerie da giugno).
Nel presentare ai giornalisti questo omaggio a Woodstock l’assessore regionale alla cultura, Alberto Ronchi, ha ricordato che «Woodstock è stato il momento culminante di una cultura che ancora oggi produce degli effetti positivi perché non si trattava di sola musica, ma di un clima culturale e sociale che ha radicalmente cambiato i costumi dei giovani in gran parte del mondo».
L’assessore ha quindi rimarcato l’impegno della Regione “per un’iniziativa perfettamente coerente con gli indirizzi di politica culturale che ci siamo dati a inizio legislatura, in particolare nel sostegno ad un’espressione contemporanea che in altri Paesi d’Europa e del Mondo, a differenza che in Italia, trova un giusto riconoscimento”.
«Dopo un inverno di crisi c’è bisogno di una “summer of love”», ha poi affermato Andrea Romeo, direttore artistico di Biografilm Festival. C’è bisogno, cioè, di «un momento catartico e allo stesso tempo gaudente in cui incontrarsi e dove la qualità, il respiro e gli ideali della nostra generazione si fondono con la celebrazione di una generazione, quella del ‘68, che ha rappresentato simbolicamente il punto più alto e la sintesi dei valori di un’America che sa ancora stupire».
L’omaggio a Woodstock attraverso i film
In occasione dell’uscita di “Woodstock - Edizione speciale director’s cut - 3 giorni di pace e musica”, Biografilm ha costruito (in collaborazione con Warner Home Video) un evento speciale di presentazione.
Sarà, al contempo, «un’anteprima dell’uscita della nuova versione del film in dvd e blu-ray e un’occasione unica per vedere la versione director’s cut di Woodstock sul grande schermo». Nel corso del festival, il pubblico potrà «gustarsi in sala in anteprima assoluta, assieme ad Artie Kornfeld e agli altri protagonisti di Woodstock, anche i contenuti speciali, i dietro le quinte e le performance musicali inedite» che andranno ad impreziosire il cofanetto Warner in vendita dal 23 giugno.
In cartellone fra l’altro anche il controverso “My Generation” (2000) di Barbara Kopple e Thomas Haneke, in cui gli autori ripercorrono i trent’anni di Woodstock, passato alla 57a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e vincitore nel 2001 del Premio della Giuria - Miglior Documentario al Festival del Cinema di Filadelfia.
Un omaggio speciale, poi, Biografilm Festival lo dedica al più grande chitarrista al mondo: la proiezione di “Jimi Hendrix: live at Woodstock” (1999) di Chris Hegedus e Erez Laufer, «uno straordinario documento» in cui l’artista si esibisce nella performance che lo fece entrare definitivamente nel mito. Maglia bianca con le frange, jeans a zampa di elefante e una bandana fucsia intorno alla testa: così si presentò sul palco di Woodstock una delle figure più affascinanti e discusse della storia del rock, James Marshall, in arte Jimi Hendrix.
“Back to Woodstock” con tre mostre
Biografilm Festival ha scelto come manifesto per il 2009 “Kiss In The Pond”, meraviglioso scatto del fotografo Barry Z. Levine, che fu testimone d’eccezione dei tre giorni e tre notti di quell’agosto di quarant’anni fa.
E, con la mostra urbana “Back to Woodstock”, proprio Barry Z. Levine farà rivivere le atmosfere e i volti dei protagonisti dell’evento che ha cambiato profondamente la storia della musica rock: «le facce scottate dal sole del pubblico che attende la performance del musicista; i tecnici che si arrampicano sulle impalcature a un’ora dall’inizio del concerto; il dimenarsi di Jimi Hendrix sul palco insieme alla sua band».
Tra gli eventi collaterali dedicati ai quarant’anni di Woodstock: la mostra “Artistic Tribute To Woodstock”, curata da Irene Zangheri per il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Cà La Ghironda, che presenta artisti italiani di diverse generazioni. Con interventi visivi inediti (pittura, fotografia digitale, video arte, poesia), si riferiscono tutti «alla cultura che animò lo spirito poetico e artistico di questa grande manifestazione rock, e all’influenza successiva sugli usi e costumi della società degli anni ‘70».
Da segnalare, infine, che - grazie all’allestimento ideato dallo scenografo bolognese Mauro Tinti - Woodstock rivive anche nella piazzetta della Manifattura delle Arti con il “Woodstock Village @ Biografilm 2009”. Qui, in un portale formato da schermi Led, saranno proiettate le immagini di Woodstock: uno sfondo ideale per la passerella degli ospiti, e per accogliere gli spettatori del festival in «una porzione di quello che è stato il più grande raduno rock della storia».
Per saperne di più:
Nel web e nei nostri archivi:
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a cura della redazione GW
www.lagazzettaweb.it
Woodstock 1969:A Retrospective
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- Con “Back to Woodstock: 40 anni di Pace, Amore e Musica” la quinta edizione del Biografilm Festival, a Bologna dal 10 al 15 giugno, celebra il quarantennale del celebre festival rock americano ripercorrendolo attraverso mostre, film, testimoni e protagonisti di quell’«indimenticabile momento».
“Ritorno a Woodstock”, dunque. Ritorno alla storica kermesse, considerata il momento clou di un’epoca, in sei giornate che proporranno un ampio programma di eventi, incontri e spettacoli (coordinati dai giornalisti e critici musicali Ezio Guaitamacchi ed Enzo Gentile).
Organizzato con il contributo e il supporto dell’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia Romagna, l’omaggio a Woodstock farà rivivere quei tre giorni e tre notti in cui nell’agosto del 1969 (nella città statunitense di Bethel) «più di 500 mila giovani s’incontrarono per festeggiare il sogno comune di cambiare il mondo attraverso la musica e la pace».
Durante il Biografilm se ne racconteranno i grandi momenti, i protagonisti e il “dietro le quinte” in particolare attraverso molteplici punti di vista di alcuni tra i principali artefici di quello che resta uno dei più grandi eventi della storia del rock (e, più in generale, della musica).
Tra i protagonisti del grande evento del 1969 che hanno accettato l’invito a partecipare alle celebrazioni italiane, «arricchendo con la loro testimonianza diretta» il percorso proposto dal festival: l’ideatore di Woodstock, Artie Kornfeld; il fotografo del backstage, Barry Z. Levine; Amalie R. Rothschild, a cui Biografilm aveva già dedicato una mostra nel 2007.
Da segnalare, inoltre, che il 9 giugno ospite d’onore del Festival sarà Elliot Tiber. Autore dell’opera “Taking Woodstock”, da cui è stato tratto il film di Ang Lee in anteprima mondiale al Festival di Cannes, a Biografilm Elliot Tiber presenterà l’edizione italiana della sua autobiografia (edita da Rizzoli, in tutte le librerie da giugno).
Nel presentare ai giornalisti questo omaggio a Woodstock l’assessore regionale alla cultura, Alberto Ronchi, ha ricordato che «Woodstock è stato il momento culminante di una cultura che ancora oggi produce degli effetti positivi perché non si trattava di sola musica, ma di un clima culturale e sociale che ha radicalmente cambiato i costumi dei giovani in gran parte del mondo».
L’assessore ha quindi rimarcato l’impegno della Regione “per un’iniziativa perfettamente coerente con gli indirizzi di politica culturale che ci siamo dati a inizio legislatura, in particolare nel sostegno ad un’espressione contemporanea che in altri Paesi d’Europa e del Mondo, a differenza che in Italia, trova un giusto riconoscimento”.
«Dopo un inverno di crisi c’è bisogno di una “summer of love”», ha poi affermato Andrea Romeo, direttore artistico di Biografilm Festival. C’è bisogno, cioè, di «un momento catartico e allo stesso tempo gaudente in cui incontrarsi e dove la qualità, il respiro e gli ideali della nostra generazione si fondono con la celebrazione di una generazione, quella del ‘68, che ha rappresentato simbolicamente il punto più alto e la sintesi dei valori di un’America che sa ancora stupire».
L’omaggio a Woodstock attraverso i film
In occasione dell’uscita di “Woodstock - Edizione speciale director’s cut - 3 giorni di pace e musica”, Biografilm ha costruito (in collaborazione con Warner Home Video) un evento speciale di presentazione.
Sarà, al contempo, «un’anteprima dell’uscita della nuova versione del film in dvd e blu-ray e un’occasione unica per vedere la versione director’s cut di Woodstock sul grande schermo». Nel corso del festival, il pubblico potrà «gustarsi in sala in anteprima assoluta, assieme ad Artie Kornfeld e agli altri protagonisti di Woodstock, anche i contenuti speciali, i dietro le quinte e le performance musicali inedite» che andranno ad impreziosire il cofanetto Warner in vendita dal 23 giugno.
In cartellone fra l’altro anche il controverso “My Generation” (2000) di Barbara Kopple e Thomas Haneke, in cui gli autori ripercorrono i trent’anni di Woodstock, passato alla 57a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e vincitore nel 2001 del Premio della Giuria - Miglior Documentario al Festival del Cinema di Filadelfia.
Un omaggio speciale, poi, Biografilm Festival lo dedica al più grande chitarrista al mondo: la proiezione di “Jimi Hendrix: live at Woodstock” (1999) di Chris Hegedus e Erez Laufer, «uno straordinario documento» in cui l’artista si esibisce nella performance che lo fece entrare definitivamente nel mito. Maglia bianca con le frange, jeans a zampa di elefante e una bandana fucsia intorno alla testa: così si presentò sul palco di Woodstock una delle figure più affascinanti e discusse della storia del rock, James Marshall, in arte Jimi Hendrix.
“Back to Woodstock” con tre mostre
Biografilm Festival ha scelto come manifesto per il 2009 “Kiss In The Pond”, meraviglioso scatto del fotografo Barry Z. Levine, che fu testimone d’eccezione dei tre giorni e tre notti di quell’agosto di quarant’anni fa.
E, con la mostra urbana “Back to Woodstock”, proprio Barry Z. Levine farà rivivere le atmosfere e i volti dei protagonisti dell’evento che ha cambiato profondamente la storia della musica rock: «le facce scottate dal sole del pubblico che attende la performance del musicista; i tecnici che si arrampicano sulle impalcature a un’ora dall’inizio del concerto; il dimenarsi di Jimi Hendrix sul palco insieme alla sua band».
Tra gli eventi collaterali dedicati ai quarant’anni di Woodstock: la mostra “Artistic Tribute To Woodstock”, curata da Irene Zangheri per il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Cà La Ghironda, che presenta artisti italiani di diverse generazioni. Con interventi visivi inediti (pittura, fotografia digitale, video arte, poesia), si riferiscono tutti «alla cultura che animò lo spirito poetico e artistico di questa grande manifestazione rock, e all’influenza successiva sugli usi e costumi della società degli anni ‘70».
Da segnalare, infine, che - grazie all’allestimento ideato dallo scenografo bolognese Mauro Tinti - Woodstock rivive anche nella piazzetta della Manifattura delle Arti con il “Woodstock Village @ Biografilm 2009”. Qui, in un portale formato da schermi Led, saranno proiettate le immagini di Woodstock: uno sfondo ideale per la passerella degli ospiti, e per accogliere gli spettatori del festival in «una porzione di quello che è stato il più grande raduno rock della storia».
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