Dopo tanti rinvii,
proroghe e allungamenti alla vigilia dell’inizio dell’anno scolastico
giunge dalla Direzione regionale l’elenco
dei trasferimenti, che porta il nome di “mobilità dei
dirigenti” nel linguaggio tecnico e burocratico.
Sono 131 i
movimenti messi in atto nella regione Sicilia e proprio perché il
lavoro non è stato facile ci sono diversi errori, dei quali nei
prossimi giorni vedremo le rettifiche
Mancano
nell’elenco alcuni dirigenti vincitori di concorso, rimasti al
momento privi di sede e ciò non è possibile, per contratto. Figurano in
elenco nomi di presidi trasferiti in scuole, dove ancora è
presente il titolare ed anche questo errore dovrà essere corretto.
Dalla Provincia di Messina si
fa notare che sono state “cancellate” e destinate all’accorpamento
scuole con oltre 500 alunni, sol perché in un precedente elenco ne
risultavano 490 , mentre tutto ciò era stato segnalato in tempo
alla direzione regionale.
Ora succede che il preside che c’è
stato da alcuni anni ed ha ben lavorato per impostare la scuola è stato
trasferito in altra sede e quella scuola venga data in reggenza ad
altri per anzianità e viciniorità.
Si vedono scomparire alcune scuole storiche e gloriose come l’Istituto d’arte di Caltagirone,
dove il Preside, essendo l’istituto sottodimensionato ha chiesto
il passaggio all’Istituto “Dalla Chiesa” e quindi il glorioso istituto della ceramica
calatina non avrà un preside, ma un “reggente”. Si auspica
che possa essere assegnato in
“Reggenza” al preside Branciforti , ma ancor più si spera
che possa continuare la gloriosa storia dell’Istituto della ceramica di Caltagirone e non come
sezione staccata, bensì, in una logica di corretta politica scolastica,
sia l’Istituto “Dalla Chiesa” ad aggregarsi al glorio
l’Istituto d’arte della ceramica.
In questi giorni è morto il prof. Antonino Ragona, insigne cultore e
artista della ceramica calatina e meno male che non ha ricevuto
la triste notizia, essendo stato da anni direttore del museo
della ceramica e “anima spirituale” di una così pregevole arte
ceramica, che non dovrà essere sopraffatta dalla sterile logica dei
numeri.
Tra le scuole di Catania manca tra le assegnazioni delle dirigenze il
glorioso Convitto Nazionale “Mario
Cutelli”, perché al momento ha soltanto 450 studenti e
sarà quindi destinato a “reggenza” con la speranza che non venga
cancellata per la logica dei numeri la scuola più antica di Catania e
forse della Sicilia con 233 anni di
storia e di vita gloriosa, fucina di illustri e nobili maestri
del diritto e della cultura.
Il Convitto, fondato dal Conte Mario Cutelli di Villarosata, come
“Collegio dei nobili” nel 1779, divenuto poi Regio Ginnasio
Liceo dal 1910 è fra l’altro una scuola atipica, perché da sempre
ha incorporato i tre ordini di scuola: elementare, media e superiore ed
inoltre dal 1993 realizza il progetto ministeriale di oltre
dieci Liceo classico Europeo, secondo le indicazioni del Trattato
di Maastricht.
Tutto ciò sembra che la Direzione
Regionale lo ignori e guarda soltanto l’ultima colonna, quella dei
numeri degli alunni iscritti.
Come si fa ad applicare le norme senza
metterci un po’ di intelligenza e di cuore?.
La rigidità delle disposizioni nazionali che assegnano
l’autonomia scolastica a scuole con almeno mille alunni non può non
tener conto della specificità dei contesti, né può cancellare la storia
della scuola italiana
Se ne ricordino coloro che hanno il compito di rendere efficiente e di
qualità il servizio scolastico e non si può gettare insieme il bambino
e l’acqua sporca.
Fioretto
redazione@aetnanet.org