Da
giovedì il ministero aprirà una consultazione on-line sul proprio sito
per chiedere agli italiani cosa pensano circa l'abolizione del valore
legale del titolo di studio. La consultazione durerà un mese e
terminerà il 24 aprile. Da giovedì il sito del ministero avrà un banner
in basso a destra dove si accederà al questionario on-line, con la
schermata iniziale nella quale saranno elencati i dettagli tecnici e
gli obiettivi del nuovo strumento messo in campo dal Ministro Profumo.
Ecco la novità dell'ultim'ora del Ministro Profumo, uno blitz in piena
regola.
Per partecipare sarà richiesto il proprio codice fiscale e un indirizzo
email al quale arriverà la password per accedere alle domande; si potrà
quindi accedere all'area riservata dove, suddivise in 6 argomenti, ci
saranno una quindicina di domande che sviscereranno il più possibile la
complessa tematica in questione che ha diviso il Paese negli scorsi
mesi.
Il questionario sarà anonimo ma i dati potranno essere usati dal
ministero per tracciare i profili delle persone che accederanno alla
consultazione per valutarne poi il successo e il valore statistico.
Alla fine del questionario ci saranno poi 3 domande per poter
registrare il feedback del compilatore rispetto allo strumento usato.
Durante le varie domande del questionario si potranno avere
approfondimenti circa le tematiche toccate dalle domande per
comprenderne meglio lessico ed indirizzo.
I dubbi però non tardano ad arrivare. Michele Orezzi Coordinatore
Nazionale dell'Unione degli Universitari commenta così l’iniziativa:
”Siamo molto preoccupati: se da un lato apprezziamo la volontà del
Ministro di ricercare un parere ' dal basso ' usando un nuovo
strumento, siamo molto scettici sull'impostazione nel metodo usato”.
Continua Orezzi: “L'abolizione del valore legale del titolo di studio è
un tema complesso e non di immediata comprensione, ma soprattutto ciò
che più conta è che le conseguenze possono essere veramente devastanti.
La consultazione on-line poteva essere uno strumento innovativo e
positivo sotto alcuni aspetti ma con questa impostazione sta partendo
decisamente con un passo falso a causa dell’eccessiva fretta e della
mancata comprensione dell’importanza della discussione. Non possiamo
pensare che l’opinione di una persona sull’abolizione del valore
legale, che comunque la si veda avrà conseguenze enormi sul sistema
universitario italiano, sia esaurita in un click davanti ad uno
schermo. La pratica della consultazione diretta è ottima, ma non può
eludere un confronto. Vogliamo poi ricordare che l’Italia è ancora oggi
nel Paese europeo dove è meno radicata la banda larga: forse sarebbe
anche opportuno adeguare le infrastrutture telematiche per permettere a
tutti i cittadini di accedere e partecipare ed evitare quei gap che,
mai come ora, sono gap democratici”.
Conclude Orezzi: ”Pubblicizzeremo ovunque questo appuntamento cercando
di venire incontro agli studenti per illustrare come affrontare questo
test anche con un video e una guida "alla consultazione" che
pubblicheremo sul nostro sito www.udu.it
In questo modo proveremo a portare avanti la nostra netta contrarietà
in maniera costruttiva accettando la sfida del confronto e delle
argomentazioni. Rimane comunque l'amaro in bocca per la fretta messa in
questo progetto che sarebbe potuto essere importante e valido e che
poteva sarebbe potuto essere, se ben calibrato, una sperimentazione di
una forma di partecipazione diretta "dal basso" su determinate
questioni. Purtroppo non ci sarà il dovuto tempo e le dovute occasioni
per far comprendere le conseguenze dell’eventuale abolizione:
classificazione di atenei di serie a e serie b, una
deresponsabilizzazione delle università circa la formazione degli
studenti e un'agevolazione pesante in più' per raccomandazioni e
spintarelle nei concorsi pubblici. L’unico aspetto positivo è
l’apertura che ha fatto il Ministro Profumo sul nuovo strumento che,
siamo sicuri, dovrà essere ora usato dal Ministro e dal Governo per
altre questioni di grande rilevanza e non in modo alterno, partendo
dalla scelta sull’acquisto dei 100 caccia bombardieri F 35 o la
destinazione di quei fondi a scuola, università e ricerca pubbliche.
Non vorremmo mai che lo strumento diventi strumentale solo per
determinate discussioni: aspettiamo una consultazione nazionale circa
l'onerosissimo acquisto degli F35”.
Michele
Orezzi Coordinatore nazionale UdU
michele.orezzi@gmail.com