Caro Profumo,
lei paga 9.000 Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, che godono di 40 ore di permesso annuale ciascuno, quindi abbiamo 360.000 ore di permesso che divise per 18 ore settimanali e per 33 settimane equivalgono a 606 docenti esonerati.
Per i docenti in ferie nei giorni di lezione (6 giorni/anno per contratto, ma consideriamo una fruizione media di 4 giorni) lei paga l’equivalente di 14.836 cattedre. Sarebbe sufficiente attribuire il cambio del giorno libero per eliminare il fenomeno.
Lei paga per assenze per assemblee sindacali in orario di lezione (9 ore in media per 611.995 personale docente di ruolo in servizio, 97.301 supplenti temporanei e 17.924 supplenti annuali) l’equivalente di 9.273 cattedre. Abbia il coraggio di dire che le assemblee si tengono al di fuori dell’orario di lezione, magari diminuendo di 10 ore il monte ore annuo di riunioni.
Lei paga per esoneri legge 104 (3 giorni al mese), l’equivalente di 6.750 cattedre.
Questi permessi non sono compatibili con la continuità didattica.
Con gli esoneri per diritto allo studio (seconda laurea) lei paga l’equivalente di 3.055 cattedre. Con gli esoneri RSU (25 ore annue in media per 1,2 sindacalista per scuola) lei spende l’equivalente di 1.364 cattedre.
Lei finanzia coi soldi di tutti i contribuenti 968 sindacalisti esonerati, 650 esoneri per dottorato di ricerca e 430 esoneri per mandato elettorale.
Lei paga 500 comandati per supporto all'autonomia, 220 comandati presso l’IRRE (ANSAS) e 200 comandati presso le associazioni, e lo fa per tenersi buoni i sindacati, a spese di quelli che lavorano sul campo, anche se i sindacati le sparano lo stesso alzo zero con spingarde caricate a sale, facendo ostruzionismo su tutto.
Quello che vogliamo spiegare, e che qualunque persona di media intelligenza capisce, è che non si può voler risparmiare sulle supplenze e al tempo stesso garantire i permessi per la legge 104. O ci date i soldi per sostituire tutti questi esonerati, o non li esonerate, perché le scuole, per i miracoli ancora non sono attrezzate.
Caro Ministro,
in questa fase critica del bilancio dello Stato, è su questi 38.852 comandi, esoneri ed utilizzazioni (spesa annua 1.010.1520.000 euro) che deve operare i risparmi, non invece alzando ancora il rapporto studenti per classe, negando ai 10.000 precari un contratto a tempo indeterminato, eliminando presidi e dsga con questo folle ridimensionamento, rubando i soldi dai conti correnti delle scuole, continuando a ridurre il tempo scuola e a chiudere la compresenza e i laboratori.
Le scuole statali sono attualmente in crisi di governabilità e, in particolare al Sud, non rappresentano più lo strumento di emancipazione e di mobilità sociale che storicamente hanno costituito. Non sono più, in parte, neppure una risorsa per il Paese.
Su La Repubblica del 3 maggio, il giornalista Salvo Intravaia, chiede al segretario della CISL Francesco Scrima come evitare gli sprechi.
Scrima risponde che “bisogna assicurare al Paese un servizio pubblico di qualità”.
Ma è Scrima stesso lo spreco: proprio lui che, assegnato alle scuole elementari di Palermo, non vi ha mai lavorato e ha costretto il MIUR a pagare un supplente precario al suo posto.
Utilizzi invece i soldi delle deleghe sindacali per il proprio stipendio e liberi il MIUR di questo peso, contribuendo all’eliminazione del precariato (i perenni supplenti) consentendo di ridurre le spese correnti a favore degli investimenti.
Roberto Tripodi