Il maghetto
Harry Potter e il dramma dei precari entrano nel test Invalsi. Sono
circa 584mila gli studenti (più di 8.600 i candidati esterni) che
questa mattina hanno affrontato la prova Invalsi per l'esame di terza
media. Circa 6mila le scuole interessate (nel tardo pomeriggio erano
pervenuti i dati di circa 600 istituti). Due ore e 30 minuti il tempo a
disposizione, con una pausa tra le due fasi della prova (italiano e
matematica) per rispondere ai quesiti. E nella prova di italiano é
spuntato anche il maghetto della Rowling, con un testo argomentativo
sui lati positivi della lettura della saga, tratto dall'articolo di
giornale "Harry Potter, la scuola della vita". Gli studenti hanno
dovuto rispondere, nella prova di matematica, alla domanda: quanti sono
i precari in Italia? Dopo aver proposto agli studenti il grafico sulla
distribuzione dei precari per età relativa al 2012, gli è stato chiesto
quanti fossero in totale e quale percentuale rappresentassero i
25-34enni. Ventotto le domande preparate, con la possibilità di usare
righello graduato e/o squadra, compasso e goniometro, ma non la
calcolatrice; al bando la matita, ammesse solo penne nere o blu.
Dai pannelli solari ai farmaci della nonna di Piero
Ai ragazzi è stato inoltre proposto il calcolo del volume di un solido,
la misurazione della superficie che ospiterà il montaggio di alcuni
pannelli solari. Non è mancato il rompicapo a base di palline rosse e
nere, l'utilizzo di un cerchio per rappresentare con un areogramma la
percentuale di produzione del reddito per alcuni settori economici
scritti in una tabella. E ancora, calcolare la percentuale di alunni
stranieri iscritti in un istituto comprensivo e per quanti giorni la
nonna di Piero potrà prendere la sua dose giornaliera di farmaco
utilizzando una sola scatola, sapendo che la medicina di cui ha bisogno
viene venduta in scatole da 28 compresse divisibili, ogni compressa è
da 20 mg e l'anziana signora deve prendere tutti i giorni, per un mese,
30 mg di questa medicina.
Stretta su chi copia
Allo scadere del tempo, le segreterie delle scuole hanno iniziato a
scaricare il documento con le griglie di correzione e i criteri per
l'attribuzione del voto, unitamente alla maschera elettronica per la
trasmissione dei dati all'Invalsi via web. La prova ha visto il debutto
delle misure cosiddette "anti-copione", già sperimentate nelle
rilevazioni nazionali di maggio: ogni fascicolo distribuito in una
classe era differente per ordine di domande e di risposte all'interno
della stessa domanda.
Test toppo difficile per metà degli studenti
Da una rilevazione a caldo di Skuola.net, che ha coinvolto circa 800
studenti impegnati con l'esame, viene fuori che per il 52% degli
intervistati la prova è stata troppo difficile. I ragazzi sono comunque
spaccati, perchè il 44% ha giudicato la difficoltà della prova in linea
con la preparazione ricevuta. Su un dato sono tutti concordi: i quesiti
di matematica erano molto piu' complessi di quelli di italiano per 9
studenti su 10. Dalla ricerca emerge inoltre che i professori sono
stati inflessibili e hanno rispettato le regole: il 69% degli
intervistati conferma non hanno aiutato a svolgere la prova. Uno
studente su cinque confessa di aver avuto un piccolo aiuto, ma non la
risposta al quesito. Infine una piccola percentuale, circa l'8% è
riuscito a estorcere ai prof anche la risposta ad uno o più quesiti.
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