USB
esprime la propria totale vicinanza alla docente dell’ITI Vittorio
Emanuele III di Palermo, sanzionata con una sospensione di 15 giorni
dal provveditorato, per aver semplicemente svolto il suo ruolo di
insegnante e non aver limitato la libertà di espressione dei propri
alunni, che avevano operato, utilizzando un articolo presente in rete
di un noto giornalista italiano, un legittimo accostamento tra il
decreto sicurezza e le leggi razziali durante la celebrazione del
Giorno della Memoria. Luigi Del Prete, dell’Esecutivo Nazionale USB
Scuola, sull’accaduto riporta così il pensiero dell’Organizzazione:
“Assolutamente inquietante è il fatto che la denuncia al Ministro
Bussetti sia arrivata, via social, da un giornalista di destra che ha
segnalato la professoressa al Ministero, che prontamente si attivava
sollecitando l’invio di un’ispezione”. L’accusa rivolta alla docente è
di non essere intervenuta immediatamente per “redarguire” l’alunno per
l’accostamento inopportuno.
Prosegue Del Prete: “La celerità dell’intervento da parte del Ministero
e del provveditore di Palermo evidenziano ormai un clima irrespirabile
all’interno del paese e nelle scuole italiane, dove la libertà
d’insegnamento è sempre più vilipesa e in cui l’antifascismo ormai è
sotto attacco come disvalore. Crediamo nella forza dirompente della
libertà di pensiero nell’educazione dei nostri studenti, che il ruolo
dell’insegnante debba essere quello di formare coscienze critiche
capaci di capire che il fascismo, il razzismo e la xenofobia non sono
“idee” ma espressioni dell’odio e anticamera dei regimi totalitari, che
operare confronti storici tra periodi diversi, mostrando similitudini e
differenze, sia un elemento essenziale dell’insegnamento della Storia
che voglia far comprendere lo sviluppo del pensiero dell’umanità.
Sanzionare un docente per aver semplicemente fatto l’insegnante e aver
stimolato i propri studenti alla riflessione critica, senza voler
limitare il loro libero esercizio del pensiero attraverso un lavoro
sulle fonti, significa creare una scuola di regime, asservita al potere
e al pensiero unico dominante, anticamera di una società sempre più
indirizzata alla barbarie”.
Conclude Del Prete “Chiediamo il ritiro immediato della sanzione
ingiusta e ingiustificata nei confronti della collega. USB è pronta ad
avviare una mobilitazione di docenti, studenti e cittadini per
sostenere la collega e, con lei, la libertà di insegnamento e la Scuola
Pubblica Statale dagli attacchi che subisce costantemente”
scuola.usb.it scuola@usb.it