Il Messiah è un oratorio di Georg Friedrich Händel. È la sua composizione più famosa raggiunta forse da Wassermusik (Water Music).
Il Messiah è, oltre a Israel in Egypt, l'unico oratorio di Händel il cui testo consiste esclusivamente in versi biblici. La scelta dei versi è di Charles Jennens il quale si faceva ispirare dal Book of Common Prayer of the Church of England.
La maggior parte del testo viene dai libri dei profeti e dai salmi del vecchio testamento. In questo modo Jennens ottiene con astuzia che il Cristo del nuovo testamento è identificato dalla profezia del messia del vecchio testamento.
Nel Messiah Händel impiega quattro solisti (soprano, alto, tenore, basso) e un coro a cinque voci. Ma è documentato che distribuiva la parte solistica quasi sempre su cinque cantanti e divideva spesso le arie del soprano. Nelle rappresentazioni a Dublino venivano impiegati persino otto cantanti di cui Christina Maria Avoglio (soprano) e Susanna Maria Cibber (alto) le quali facevano parte anche dopo a Londra.
Gli strumenti nel manoscritto di Händel sono violino I/II, viola, violoncello, basso continuo, tromba I/II, timpani. Altri strumenti a fiato non ci sono, forse perché Händel non sapeva durante la composizione quali strumenti sarebbero stati a disposizione a Dublino. Ma è certo che almeno nelle rappresentazioni di Londra c'erano oboi, fagotti e corni. Da una fattura del 1754 risulta che per questa esecuzione per l'ospedale Foundling erano impiegati 14 violini, 6 viole, 3 violoncelli, 2 contrabbassi, 4 oboi, 4 fagotti, 2 corni, 2 trombe e 2 timpani. Il coro era di 20 elementi con i fanciulli della Chapel Royal per il soprano e delle voci di tenore contraltino per l'alto. Inoltre i solisti cantavano anche nei pezzi del coro.
La parte più famosa dell'oratorio è l' Alleluia, che conclude la seconda delle tre parti. In molte parti del mondo è d'uso che il pubblico si alzi in piedi durante questa parte dell'esecuzione. La tradizione vuole che il re Giorgio II quando sentì questo coro per la prima volta era così agitato che balzò in piedi seguito da tutti gli altri.(da Wikipedia)
Il Messiah è, oltre a Israel in Egypt, l'unico oratorio di Händel il cui testo consiste esclusivamente in versi biblici. La scelta dei versi è di Charles Jennens il quale si faceva ispirare dal Book of Common Prayer of the Church of England.
La maggior parte del testo viene dai libri dei profeti e dai salmi del vecchio testamento. In questo modo Jennens ottiene con astuzia che il Cristo del nuovo testamento è identificato dalla profezia del messia del vecchio testamento.
Nel Messiah Händel impiega quattro solisti (soprano, alto, tenore, basso) e un coro a cinque voci. Ma è documentato che distribuiva la parte solistica quasi sempre su cinque cantanti e divideva spesso le arie del soprano. Nelle rappresentazioni a Dublino venivano impiegati persino otto cantanti di cui Christina Maria Avoglio (soprano) e Susanna Maria Cibber (alto) le quali facevano parte anche dopo a Londra.
Gli strumenti nel manoscritto di Händel sono violino I/II, viola, violoncello, basso continuo, tromba I/II, timpani. Altri strumenti a fiato non ci sono, forse perché Händel non sapeva durante la composizione quali strumenti sarebbero stati a disposizione a Dublino. Ma è certo che almeno nelle rappresentazioni di Londra c'erano oboi, fagotti e corni. Da una fattura del 1754 risulta che per questa esecuzione per l'ospedale Foundling erano impiegati 14 violini, 6 viole, 3 violoncelli, 2 contrabbassi, 4 oboi, 4 fagotti, 2 corni, 2 trombe e 2 timpani. Il coro era di 20 elementi con i fanciulli della Chapel Royal per il soprano e delle voci di tenore contraltino per l'alto. Inoltre i solisti cantavano anche nei pezzi del coro.
La parte più famosa dell'oratorio è l' Alleluia, che conclude la seconda delle tre parti. In molte parti del mondo è d'uso che il pubblico si alzi in piedi durante questa parte dell'esecuzione. La tradizione vuole che il re Giorgio II quando sentì questo coro per la prima volta era così agitato che balzò in piedi seguito da tutti gli altri.(da Wikipedia)