Lo ''Scherzo poetico'', che presenta una struttura metrica a rime baciate e intrecciate, fu composto dal trentenne D'Annunzio probabilmente durante un soggiorno a Francavilla (Chieti), in un'occasione conviviale dove erano presenti un gran numero di amici e parenti. L'ambientazione, secondo Fabio Bertolo, dovrebbe essere il Palazzo del Barone Francesco Bonanni d'Ocre a Fossa, luogo prescelto per gli incontri di un cenacolo di artisti e intellettuali abruzzesi, tra cui Cascella, Michetti, Palizzi.
Il testo e' di un interesse assoluto, ha spiegato Bertolo, perche' contiene in nuce stilemi poetici, temi e topoi del D'Annunzio piu' maturo; uno su tutti, la prima attestazione del celebre ''Eja alala''', grido di esultanza e di guerra degli antichi soldati greci, usato poi dai fascisti italiani, e introdotto da D'Annunzio nella celebra ''Canzone del Quarnaro'' edita nel 1918 da Treves.