Lo
scorso anno erano quasi 225mila gli alunni diversamente abili che
frequentavano la scuola pubblica statale, quest'anno il dato è
aumentato di circa 10mila unità. Nella scuola primaria sono oltre
83mila gli alunni iscritti e frequentanti e nella scuola secondaria di
II grado con circa 66mila studenti. Questi dati sono stati
presentati nel corso del seminario di studio promosso dall'UCIIM di
Catania, in collaborazione con l'UCSI e l'Ordine dei
Giornalisti, per ricordare i 40 anni della Legge 517 del 1977.
Giornalisti e docenti hanno avuto modo di riflettere e ripercorrere il
cammino dell'integrazione scolastica, che colloca la scuola e la
società italiana ai primi posti, almeno per l'apparato legislativo.
Il cammino del coraggioso inserimento dei disabili a scuola, promosso
dalla legge 517, ha esordito il preside Giuseppe Adernò,
presidente emerito della Sezione UCIIM di Catania, moderatore
dell'incontro, è stato completato dalla Legge quadro 104 che
regolamenta il processo d'integrazione, ed ora è proteso nella
direzione dell'inclusione sociale.
E' merito della Legge 517, che ha abolito gli esami di
riparazione, l'introduzione a scuola del docente di sostegno che nel
tempo ha sempre più qualificato la sua competenza professionale ed ora
con la legge 107/2015 della "buona scuola " il docente di sostegno fa
parte integrante dell'organico dell'autonomia e tutto ciò dovrebbe
ridurre la girandola di docenti che crea sempre disagio, specie agli
alunni con difficoltà di apprendimento e di adattamento.
L'esperienza sul campo della preside Agata Di Luca, per diversi anni
coordinatrice per le attività di sostegno nelle scuole nella provincia,
ha apportato all'incontro un valido contributo presentando l'attività
del gruppo interistituzionale che coinvolge gli operatori della sanità,
le associazioni dei disabili e delle famiglie.
Anche le successive leggi che derivano dalla 517, come la recente legge
112 che regola il "dopo di noi" e contribuisce alla costruzione di un
progetto di vita per il disabile, sono state illustrate dal dott.
Giuseppe Greco, componente della commissione regionale della Sanità.
A 40 anni di distanza della Legge 517, emanata appunto il 4 agosto del
1977 si constata come ancora oggi molti problemi rimangono ancora
insoluti, e ne ha dato ampia testimonianza il giornalista Carmelo
Barcella, vittima di in incidente stradale e da 38 anni in carrozzina.
La sua testimonianza ha commosso e coinvolto il pubblico nella tematica
di strisciante disattenzione sociale di cui spesso i disabili sono
oggetto.
Ai segni di efficienza e di reale attenzione verso i disabili presenti
in alcune regioni, si contrappone spesso un profondo degrado e
abbandono in altre. Occorre cambiare dimensione e cultura nel
considerare la diversità una risorsa ed un impegno civile "camminare
nelle scarpe dell'altro" , "stare insieme e non solo accanto".
Il prof. Giovanni Savia, ha illustrato la RicercAzione condotta sul
tema della diversità e inclusione educativa, in collaborazione con
l'Università Complutense di Madrid.
La Progettazione Universale per
l'Apprendimento (PUA) ripropone i principi dell'Universal
Design for Learning (UDL) e nella provincia di Catania sono stati
attivati numerosi "Laboratori di didattica inclusiva, applicando
il protocollo, le linee guida e gli strumenti operativi elaborati dal
C.A.S.T. (Wakefield - USA).
Nel corso dell'incontro sono state ricordate due figure emblematiche
della cultura e prassi dell'integrazione nella provincia di Catania: la
prof.ssa Lucia Lozupone, presidente regionale del CNIS (Coordinamento
Nazionale degli Insegnanti Specializzati), e il preside Francesco
Capodanno dell'UCIIM, da sempre sostenitore concreto dell'integrazione
e di una "scuola di tutti e per ciascuno". La loro scomparsa lascia un
vuoto incolmabile e nel corso dibattito, su richiesta di una docente è
stata ribadita la funzionalità del GLI (Gruppo di lavoro per
l'inclusione), presente in ogni scuola "con il compito di collaborare alle
iniziative educative e d'integrazione predisposte dal piano educativo",
e con "funzioni di raccordo di tutte le risorse specifiche e di
coordinamento, presenti nella scuola".
L'intervento del dott. Luigi Anile, responsabile dell'Associazione
Diritti del Malato ha fatto sentire la voce dei deboli e l'urgenza di
una dinamica e sinergica cittadinanza attiva.
Compito del docente educatore e del bravo giornalista è quello di "saper guardare tutti e osservare ciascuno"
e seguire con amorevolezza quanti sono "bisognosi di particolari attenzioni".
Giad